Locarno Film Festival

Locarno76 celebra Stellan Skarsgård con il Leopard Club Award

Fra i più popolari attori del cinema contemporaneo, lo svedese riceverà il premio in Piazza Grande, venerdì 4 agosto

L’attore svedese è nato a Göteborg il 13 giugno del 1951
(©Agnete Brun)
10 luglio 2023
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Sarà l’attore svedese Stellan Skarsgård (1951), tra i volti più popolari del cinema contemporaneo, a ricevere il Leopard Club Award al 76esimo Locarno Film Festival (2-12 agosto). La premiazione si svolgerà la sera di venerdì 4 agosto in Piazza Grande e sarà seguita, sabato 5 agosto, da una conversazione con il pubblico al Forum @Spazio Cinema. Ma gli appuntamenti con lo svedese non finiscono qui: tornando a giovedì 3 agosto, il pubblico del Pardo potrà assistere alla proiezione di ‘God afton, herr Wallenberg’ (Good evening, Mr. Wallenberg, 1990) di Kjell Grede. Insieme al figlio Gustaf Skarsgård, Stellan presenterà inoltre il film di cui entrambi sono protagonisti: ‘What Remains’, selezionato in Fuori concorso, con il regista Ran Huang e la co-sceneggiatrice Megan Everett-Skarsgård.

“Stellan Skarsgård appartiene alla tradizione degli attori europei che si sono distinti a cavallo fra cinema d’autore e Hollywood. Dotato di un potentissimo carisma scenico, ha saputo rendere indimenticabile ogni ruolo nel quale è apparso. Capace di reinventare la sua figura a seconda delle esigenze del regista e del copione, ha saputo iniettare la sua personalità in film estremamente diversi fra di loro”, così lo descrive il direttore artistico del Festival, Giona A. Nazzaro.

Dall’Europa a Hollywood

Dal suo lavoro nel cinema europeo – con registi come Lars von Trier (assieme hanno girato 5 film, tra cui ‘Breaking the Waves’ del 1996, che ha vinto il Premio della Giuria a Cannes) e Hans Petter Moland (con cui ha collaborato in altrettanti film, pensiamo a ‘Kraftidioten’ del 2014) – al suo lavoro da protagonista nei blockbuster hollywoodiani – come la saga ‘I pirati dei Caraibi’ (2006-2007), i film di ‘Mamma Mia!’ (2008-2018), ‘Thor’ (2011-2013) e ‘Avengers’ (2012-2015) della Marvel, fino a ‘Dune’ (2021) di Denis Villeneuve (la cui seconda parte uscirà in autunno) –, Skarsgård si è affermato come uno degli interpreti prediletti dal cinema contemporaneo, in grado di lasciare il suo segno inconfondibile, fatto di gusto e precisione formale. Attivo anche in televisione, nel 2019 ha vinto il Golden Globe come miglior attore non protagonista nella miniserie HBO ‘Chernobyl’. Di recente ha recitato in ‘Andor’ (2022), lo spin off di successo di ‘Star Wars’ di Tony Gilroy per Disney+, di cui ha da poco terminato le riprese della seconda stagione.

Pillole biografiche

La sua bravura non può che essere anche il frutto del suo cammino sulla strada del cinema. Skarsgård ha infatti iniziato a recitare da piccolo, diventando una star della tivvù svedese come protagonista della serie per ragazzi ‘Bombi Bitt’ (1968). Nel 1972 è entrato a far parte del Royal Dramatic Theatre e, dopo oltre un decennio di ruoli teatrali da protagonista in Svezia, nel 1982 vince l’Orso d’argento come miglior attore al Festival di Berlino per il suo ruolo in ‘Den Enfaldige mördaren’ (The Simple Minded Murderer, Hans Alfredson, 1982), guadagnando una visibilità internazionale.

Ha poi iniziato la sua carriera hollywoodiana, lavorando con grandi registi recitando, oltre nelle opere citate in precedenza, in film come ‘Amistad’ (1997) di Steven Spielberg, ‘Good Will Hunting’ (1997) di Gus Van Sant, ha interpretato anche il pittore Francisco Goya in ‘Goya’s Ghosts’ (2006) di Milos Forman… tanto per citare alcuni, pochi, titoli. Nonostante l’impegno negli Stati Uniti, Skarsgård è tornato costantemente in Europa per continuare a recitare in lungometraggi di alcuni dei più importanti registi indipendenti come Lars von Trier, con cui ha collaborato più volte (‘Dancer in the Dark’, 2000; ‘Dogville’, 2003; ‘Melancholia’, 2011; ‘Nymphomaniac’, 2013; e ‘Breaking the Waves’, 1996, film vincitore del Gran Premio della Giuria a Cannes), e Hans Petter Moland, con cui ha anche realizzato 5 film: ‘Kjærlighetens kjøtere’ (Zero Kelvin, 1995), ‘Aberdeen’ (2000), ‘En ganske snill mann’ (A Somewhat Gentle Man, 2010), ‘Kraftidioten’ (In Order of Disappearance, 2014) e ‘Ut og stjæle hester’ (Out Stealing Horses, 2019).

Informazioni: www.locarnofestival.ch, www.leopardclub.ch.

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