Locarno Film Festival

A Tsai Ming-liang il Pardo alla carriera di Locarno76

Il maestro taiwanese del cinema riceverà il riconoscimento domenica 6 agosto, in Piazza Grande

Il regista malese, naturalizzato taiwanese
(© Chang Jhong Yuan)
20 giugno 2023
|

“Il cinema di Tsai Ming-liang è un appassionante crocevia di storie e linguaggi. Sin dal suo esordio ha saputo mettere in scena le molteplici identità di un percorso creativo riflesso nelle articolazioni della storia taiwanese segnata dalla sua vicenda personale di cinese cresciuto fra la Malesia e Taipei. Nel suo lavoro erotismo e osservazione, ricerca formale e narrazione hanno dato corpo a una filmografia di bellezza folgorante e attonito stupore, nella quale lo spleen urbano della metropoli postmoderna ha trovato nuovi accenti. Tsai Ming-liang ha creato un’opera che interroga il cinema e il mondo con lucidità e commozione”. Con queste parole il direttore artistico del Locarno Film Festival, Giona A. Nazzaro, definisce una delle figure di punta della seconda ondata del nuovo cinema di Taiwan.

Al maestro taiwanese la 76esima edizione del Locarno Film Festival rende omaggio con il Pardo alla carriera Ascona-Locarno Turismo, che gli sarà consegnato nella serata di domenica 6 agosto in Piazza Grande. Il regista sarà altresì presente giovedì 3 agosto, quando sarà protagonista di un panel sul futuro del cinema, moderato da Kevin B. Lee, Locarno Film Festival Professor for the Future of Cinema and the Audiovisual Arts all'Università della Svizzera italiana.

In omaggio al suo lavoro nell’ambito del cinema e dell’arte contemporanea, sempre domenica 6 agosto al Cinema GrandRex sarà proiettato ‘Rizi’ (Days, 2020), e una mostra di sue opere sperimentali, accessibile per tutta la manifestazione, verrà inaugurata presso Il Rivellino il 5 agosto, esposizione che completa la panoramica sulla sua vasta produzione. In questa sede sarà possibile ammirare una selezione di produzioni sperimentali come ‘Transformation’ (2012), ‘Ni de lian’ (Your Face, 2018) e la performance ‘The Tree’ (2021).

Tra le figure fondamentali della seconda ondata del nuovo cinema di Taiwan, Tsai Ming-liang ha esordito all’inizio degli anni Novanta catturando con il suo cinema minimalista, rigoroso e sensuale lo smarrimento e l’impotenza di una generazione a cavallo tra due millenni. Da sempre attento ai nuovi linguaggi espressivi, è diventato un punto di riferimento anche per l’arte contemporanea, grazie a installazioni ed esperienze in VR presentate in gallerie di tutto il mondo.

Fra cinema e arte contemporanea

Nato in Malesia nel 1957, Tsai Ming-liang ha presentato il suo primo lungometraggio, ‘Qing shao nian nuo zha’ (Rebels of the Neon God, 1992) alla Berlinale del 1992. Il suo secondo film, ‘Ai qing wan sui’ (Vive l'amour, 1994), ha vinto il Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia, mentre He liu (The River, 1996) ha vinto il Premio della Giuria a Berlino. Tutti i suoi lungometraggi finora sono stati selezionati nei maggiori festival cinematografici mondiali e cinque di essi hanno vinto il Premio FIPRESCI. Nel 2009, ‘Visage’ (Face, 2009) è stato il primo film a essere incluso nella collezione Le Louvre s’offre aux cinéastes del Museo del Louvre.

Negli ultimi anni, Tsai ha ricevuto attenzione anche nel mondo dell'arte, ed è stato invitato a partecipare a diverse mostre e manifestazioni, proponendo idee estetiche come l'‘Hand-sculpted Cinema’ e ‘The removal of industrial processes from art making’. Nel 2012 ha iniziato la serie ‘Slow Walk’ e da allora ha realizzato nove film, proiettati in festival e gallerie d’arte di tutto il mondo. Tornato a Taiwan, ha promosso attivamente i concetti di “Art Museum as Cinema” e “The Author’s Intended Way of Viewing”, introducendo nuove modalità di visione dei film come modo per bilanciare un mercato cinematografico eccessivamente commercializzato.

Il Pardo alla carriera è sostenuto da Ascona-Locarno Turismo, Destination partner del Locarno Film Festival. Fra i vincitori delle scorse edizioni vi sono Francesco Rosi, Claude Goretta, Bruno Ganz, Claudia Cardinale, Johnnie To, Harry Belafonte, Peter-Christian Fueter, Sergio Castellitto, Víctor Erice, Marlen Khutsiev, Bulle Ogier, Mario Adorf, Jane Birkin, Fredi M. Murer, Dante Spinotti e, nel 2022, Costa-Gavras.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE