Spettacoli

A Stoppard e ‘Kimberly Akimbo’ il Tony, l'Oscar di Broadway

Premiati anche attori non binari ed è la prima volta. La cerimonia di premiazione è arrivata in porto nonostante lo sciopero degli sceneggiatori

Tom Stoppard
(Keystone)

Premi a Tom Stoppard con ‘Leopoldstadt’ per la prosa e a ‘Kimberly Akimbo’ per il miglior musical ma anche, per la prima volta a due attori non binari: i Tony, l'equivalente degli Oscar per Broadway, quest'anno hanno fatto la storia del teatro con una cerimonia arrivata in porto nonostante lo sciopero degli sceneggiatori con cui il mondo dello spettacolo nel suo insieme da un mese e mezzo manifesta solidarietà.

C'era voluto l'intervento di pezzi da novanta tra cui Tony Kushner, Donald Margulies e Martyna Majok per convincere la Writers Guild of America a non fare della già traballante industria di Broadway una vittima collaterale delle dispute sindacali a Hollywood. Lo show trasmesso dalla Cbs è andato così in scena senza testi preconfezionati e senza il monologo iniziale della padrona di casa Ariana DeBose: "Sono in diretta senza sceneggiatura", ha detto l'attrice premio Oscar per ‘West Side Story’ dopo un numero iniziale che l'ha vista dietro le quinte a sfogliare un rilegatore dalle pagine bianche per poi ballare senza parole sul palco dell'United Palace di Washington Heights a New York.

Ambientato a Vienna, nel quartiere ebraico che dà il nome al dramma di Stoppard, ‘Leopoldstadt’ ha battuto agli occhi della giuria tre drammi premio Pulitzer e vinto riconoscimenti anche per la regia (Patrick Marber) e per il miglior attore, Brandon Uranowitz, che ha notato la natura personale della produzione ispirata a quando, avanti negli anni, Stoppard ha riscoperto le sue origini ebraiche: "I miei antenati, molti dei quali non sono usciti vivi dalla Polonia, anche loro ringraziano". Per l'85enne commediografo di ‘Arcadia’ era il quinto Tony, un record per un autore teatrale.

La cerimonia ha visto due pietre miliari: J. Harrison Ghee e Alex Newell hanno vinto per la recitazione, una prima volta per attori non binari, rispettivamente per ‘A Qualcuno Piace Caldo’ e ‘Shucked’. "Per ogni essere umano trans, non binario e che non si identifica in un genere, questo è per voi", ha detto Ghee. Newell, che non contesta la separazione tra attori e attrici nell'assegnazione dei premi "per dare a chi concorre più chance", ha fatto eco: "Grazie Broadway per esserti accorta di me". Il premio per la miglior attrice è andato alla britannica Jodie Comer: la Villanelle assassina di ‘Killing Eve’ era al primo ruolo teatrale in ‘Prima Facie’, un monologo tour-de-force in cui interpreta un'avvocatessa che diventa vittima di violenza sessuale.

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