Spettacoli

David di Donatello, sette premi per ‘Volevo solo nascondermi’

Ai premi del cinema italiano Checco Zalone supera Laura Pausini per la statuetta per la miglior canzone originale

David Speciale per Diego Abatantuono (Keystone)
13 maggio 2021
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‘Volevo solo nascondermi’ di Giorgio Diritti sbanca ai David di Donatello con sette statuette (film, regia, attore protagonista Elio Germano, scenografia, fotografia, acconciatore e suono). Grande sconfitto invece ‘Hammamet’ di Gianni Amelio che conquista solo il trucco (aveva 14 candidature), mentre ‘L'incredibile storia dell'isola delle rose’ di Sidney Sibilia si porta a casa tre premi: miglior attrice non protagonista e attore non protagonista (andati rispettivamente a Matilda De Angelis e Fabrizio Bentivoglio) ed effetti visivi. Stesso destino per ‘Miss Marx’ di Susanna Nicchiarelli che ottiene miglior costumi, compositore e produttore. E tutto questo in un'edizione, la 66ª, con film necessariamente 'stagionati' dalla pandemia, ma piena di autentiche emozioni.

La serata, opportunamente declinata sullo spettacolo in diretta su Rai1 con la conduzione di Carlo Conti, così non delude grazie alle performance di premiati e non, come Sophia Loren, Sandra Milo (David alla carriera), Monica Bellucci e Diego Abatantuono (David Speciale) a cui si aggiunge una Laura Pausini, che canta dal Teatro dell'Opera di Roma 'Io si' (singolo premiato agli ultimi Golden Globes e candidato agli Oscar) e, infine, nel segno della cronaca le targhe David d'onore a tre professionisti sanitari, Silvia Angeletti, Ivanna Legkar e Stefano Marongiu per il loro impegno nella battaglia contro la pandemia. Tra i momenti più suggestivi, quello davvero commovente della figlia giovanissima di Mattia Torre, Emma, che ricevendo il premio per la miglior sceneggiatura di ‘Figli’ per il padre prematuramente scomparso ("bravo papà") lo dedica "alla mamma che non arrende mai e al fratellino Nico" tra la commozione di tutti, con le telecamere a inquadrare le lacrime irrefrenabili di Valerio Mastrandrea, grande amico di Mattia e protagonista del film con Paola Cortellesi. Ed ancora commozione per una fragile ed emozionata Sophia Loren, miglior attrice protagonista con ‘La vita davanti a sé’ diretta dal figlio Edoardo Ponti che le ha stretto la mano per tutta la serata: "Pensare – dice con voce spezzata – che un altro David l'ho preso sessanta anni fa e, nonostante questo, sembra la prima volta, l'emozione e la gioia sono le stesse. Forse sarà il mio ultimo film ma ho ancora voglio di farne un altro: senza il cinema non posso assolutamente vivere". C'è poi l'omaggio a Gigi Proietti, una standing ovation guidata dal suo allievo e amico Enrico Brignano e quello del figlio di Ennio Morricone, Andrea, al padre dirigendo dal Teatro dell'opera brani da ‘Nuovo cinema paradiso’, ‘C'era una volta in America’ a ‘Mission’. Tra gli altri premi, Pietro Castellitto è il miglior regista esordiente per ‘I predatori’ e vince anche il suo ‘Mi chiamo Francesco Totti’ di Alex Infascelli come miglior documentario. ‘Tolo Tolo’ di Zalone, oltre a ricevere il David dello spettatore si porta a casa un po' a sorpresa con ‘Immigrato’ anche la miglior canzone originale battendo Laura Pausini.

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