Spettacoli

Beethoven, a Bonn via al giubileo per i 250 anni

Il 16 dicembre 1770 nasceva il celebre compositore, questa sera comincia un anno di celebrazioni, eventi e concerti

16 dicembre 2019
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Ottocento concerti in casa, per dimostrare che "Beethoven è con noi". Gigante inarrivabile, eppure parte della nostra quotidianità. Ma la musica eseguita negli ultimi due giorni fra appartamenti, chiese, birrerie, case di riposo, stazioni e centri di yoga in Germania era solo il prologo.

Duecentocinquanta anni fa, il 16 dicembre 1770, nasceva a Bonn il compositore della musica più suonata nel mondo, Ludwig van Beethoven. E stasera, nell'ex capitale dell'ovest, si inaugura un anno giubilare che vede oltre 700 eventi dedicati a questo mito assoluto del repertorio classico.

"Scoprire di nuovo Beethoven" è il motto che hanno scelto i promotori della serie di iniziative, non solo tedesche, che si concluderà il 17 dicembre del 2020. La portata del simbolo si capisce bene dal fatto che sia stato scritto un passaggio del contratto di governo Merkel IV, sull'impegno politico in gioco per questo compleanno.

E dunque un migliaio di concerti, conferenze, mostre. C'è perfino il tentativo di ascoltare la sua decima sinfonia: completata per l'occasione da alcuni musicologi, con l'intelligenza artificiale. Il risultato del progetto (sostenuto dalla Deutsche Telekom) sarà presentato il 28 aprile, sempre nella città natale.

"Beethoven incontra l'essere umano nel suo nucleo più profondo. Incontra la nostra umanità, la nostra capacità di provare gioia e dolore. La responsabilità che abbiamo nella protezione del creato", ha detto Monika Gruetters, sottosegretaria alla Cultura, parlando al magazine digitale che fa da voce all'anniversario, sul sito ufficiale.

"Non è solo il musicista più eseguito al mondo, ma anche il più importante ambasciatore della cultura tedesca nel mondo". Stasera, nella casa di Beethoven, ha lodato "quell'aura di autenticità che ci avvicina a lui", fra le quattro mura con il suo pianoforte.

Dopo gli 800 concerti in casa, fra il 14 e il 15 dicembre, stasera all'Opera di Bonn si tiene alle 20 il Festakt, che apre l'anno beethoveniano. Ed è accessibile al pubblico da oggi una mostra che approfondisce e rivede il classico itinerario nella casa del compositore, esponendo manoscritti sottratti da tempo al pubblico, per motivi di manutenzione.

Come lo schizzo dell'ode alla Gioia, oggi inno europeo, del 1812. Annunciati anche due Emoti chairs che tentano di far capire agli appassionati come percepisse Beethoven la musica quando era ormai sordo; condizione che lo colpì a partire dai 32 anni e con la quale dovette convivere e continuare a comporre, sfidando il suo genio. Quella partita vinta che lo portò ad andare ben oltre l'orizzonte estetico del suo tempo.

Fino al 26 aprile sarà possibile anche seguire una esposizione dedicata al celebre ritratto di Josef Karl Stieler. Il Fidelio, sua unica opera lirica, sarà proposto a Vienna, dal 16 marzo, nel teatro in cui fu messo in scena per la prima volta nel 1805. Mentre il 25 e il 26 aprile ci sarà una "Beethoven Marathon" di 24 ore, a cura della Filarmonica, a Berlino. Il programma si chiude con un concerto nel parlamento di Bonn il 17 dicembre, fra un anno.

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