Spettacoli

Un Estival Lugano per 50mila spettatori

Secondo la stima degli organizzatori: 'un'edizione in cui il jazz è tornato con impeto e autorevolezza'

Marco D'Anna
7 luglio 2019
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È un bilancio molto positivo quello stilato dagli organizzatori di EFG Lugano Estival Jazz la cui edizione 2019 che si è chiusa ieri sera. Almeno cinquantamila, secondo la loro stima, gli spettatori accorsi all'evento. “Estival ha ancora una volta mantenuto così la sua promessa di qualità offrendo alla platea dei suoi fedeli ammiratori nove concerti che hanno lasciato il segno, dove i nomi dei protagonisti musicali invitano a ricordare tre serate straordinarie. A cominciare dalla chitarra di Urs Wakenius passando per il progetto di Ray Lema con l’Orchestra della Svizzera italiana e il grande entusiasmo per il concerto di Mario Biondi. Quella che ci lasciamo alle spalle è anche stata un’edizione in cui il Jazz è tornato con impeto e autorevolezza a occupare il palco di Estival nelle sue declinazioni più moderne, trascinanti ma anche tradizionali. Un esempio fra tutti è stato è il concerto di Marcus Miller, forse uno dei più belli e appassionanti in assoluto da quando c’è Estival. Ma come non ricordare l’esibizione della big band schierata per i 25 anni della Scuola di Musica Moderna di Lugano con Franco Ambrosetti, Gabriele Comeglio e il grande Bobby Watson o l’esuberante performance dell’intramontabile drumming di Billy Cobham con Randy Brecker accanto alla scoperta dell’eclettico e originale talento di Zara McFarlane Di sorpresa in sorpresa vogliamo anche citare l’affascinante e elegante ritorno del Samba con la voce di Mart’nalia e l’energica chiusura del gruppo spagnolo dei Patax”.

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