Spettacoli

La ragazza del Piper al traguardo dei 70 anni

Il 9 aprile è il compleanno di Patty Pravo. Ma Nicoletta Strambelli non smette di avere… 'Pazze idee'

Patty Pravo in concerto a Lugano nel 2014 (foto Ti-Press)
8 aprile 2018
|

"La cambio io la vita che non ce la fa a cambiare me". Cantava così Patty Pravo al Festival di Sanremo del 1997, interprete di un brano scritto per lei da Vasco Rossi sulle musiche di Gaetano Curreri. Arrivò solo ottava, sebbene la sala stampa le assegnò il Premio della Critica, ma quella frase, alla ragazza del Piper si appiccò addosso in modo indelebile e divenne una sorta di mantra, di credo laico per una donna, un’artista, che la vita se l’è sempre pennellata a sua immagine. E quella frase è diventata anche il titolo della sua biografia, uscita lo scorso novembre, in cui scrive "sei vuoi essere libera devi pagare. Pago ma anche ricevo e tanto". E oggi, all'età di 70 anni (li compirà domani, lunedì 9 apirle), Nicoletta Strambelli (come è registrata all’anagrafe di Venezia, dove è nata nel 1948), non smette di essere se stessa: libera, unica, eccentrica, volitiva, provocante e provocatoria. In una parola, una diva, una delle poche della musica italiana.

Ribelle fin dall’infanzia, adolescente in quei "favolosi" anni Sessanta che cambiarono il mondo, la società, le relazioni interpersonali, il rapporto con il sesso. Lei, assetata di esperienze, non si è lasciata sfuggire nulla. Ancora ragazzina prende la rincorsa e lascia le tranquille calli veneziane, i nonni che hanno fatto le veci dei genitori, per inseguire i suoi sogni. Fugge prima a Londra, ma è poi Roma ad accogliere le sue inquietudini, le sue trasgressioni, i suoi primi successi. Debutta in un celebre locale romano, e rimarrà sempre per tutti la ragazza del Piper. La ragazza dalla capigliatura biondo platino e gli stivaloni di vernice nera sopra il ginocchio, che cantava 'Ragazzo triste' (il suo primo singolo del 1966).

Dal Piper al successo internazionale il passo è breve: con 'La Bambola' (1968) fa il giro del mondo. Gli anni ’70 sono quelli di 'Pazza Idea' e 'Pensiero Stupendo'. Gli allori, la fama, ma anche i primi passi falsi, gli alti e bassi, le accuse di plagio (e un contratto discografico che salta), le polemiche per le foto di nudo sulle riviste patinate. Finisce anche in carcere per possesso di hashish. Ma è quasi impossibile ripercorrere una vita vissuta intensamente, come quella di Patty Pravo, in costante sfida con sé stessa e con il mondo che la circonda.

In oltre 50 anni di carriera ha venduto 110 milioni di dischi. Ha vissuto in tutto il mondo, cantato in otto lingue, partecipato a nove festival di Sanremo (senza vincere mai, e a uno rinunciò pochi giorni prima di salire sul palco), conquistato premi e riconoscimenti, sbancato in Cina, amato molti uomini, sposandone cinque (Gordon Faggetter nel 1968, Franco Baldieri nel ’72, Paul Jeffery nel ’76, Paul Martinez nel ’78 e John Edward Johnson nell’82, più il matrimonio in Scozia con rito non riconosciuto in Italia con Riccardo Fogli nel 1974). Ha attratto artisti e musicisti come Leo Ferré, Vinicius de Moraes, Lucio Fontana, Tano Festa e Mario Schifano. Con Mick Jagger va a fare shopping in incognito e con Jimi Hendrix passa una notte romana su una Cinquecento avvolta in una nuvola di fumo. Poi i momenti di intimità con Frank Sinatra e David Bowie, l’amicizia con Robert Plant.

Arivvata ai 70 è un mito vivente, ma di sé stessa continua a dire: "Sono la persona più normale che conosco".

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔