Società

Storica intervista a Diana, Bashir accusò i colleghi di razzismo

Nelle e-mail pubblicate dalla Bbc, l'ex anchorman si difende dalle critiche

Lady D
(Keystone)
1 febbraio 2024
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Si torna a parlare nel Regno Unito della storica intervista a Diana del 1995, ottenuta con metodi ingannevoli dall'allora anchorman-star della Bbc, Martin Bashir, per il programma Panorama, dopo la pubblicazione di oltre tremila e-mail interne dell'emittente pubblica britannica. In una di queste, risalente al 2020, il giornalista di origini pachistane denunciò il razzismo e l'invidia professionale dei suoi colleghi che erano a suo avviso dietro l'accusa di aver utilizzato documenti falsificati per convincere la principessa a rispondere alle sue domande e fare poi le rivelazioni shock sui tradimenti di Carlo con Camilla, culminate nella frase emblematica pronunciata da Lady D: “Eravamo in tre in questo matrimonio, un po' troppo affollato”.

“C'era una certa irritazione per il fatto che un immigrato di seconda generazione, appartenente alla working class, avesse l'ardire di entrare in un palazzo reale e condurre un'intervista”, si legge nell'e-mail di Bashir secondo cui la falsificazione dei documenti non ebbe un ruolo nell'ottenere lo storico scoop. Proprio nel 2020, l'allora direttore generale della Bbc Tim Davie si scusò con il fratello della defunta principessa, Earl Spencer, per l'uso da parte di Bashir di estratti conto falsi per assicurarsi l'intervista. In una successiva inchiesta indipendente era stato constatato il ricorso ai documenti sotto accusa da parte del giornalista televisivo, dimessosi definitivamente dall'emittente pubblica nel maggio del 2021 dopo aver lavorato, negli anni precedenti, per altri canali d'informazione.

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