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Il vuoto in cui prosperano i medium a convegno

Siamo stati a Cadempino, tra ‘cold reading’ e vere emozioni, per vivere ‘La medianità a 360°’

Struttura ectoplasmatica
(Wikipedia)
2 ottobre 2023
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Lungo la strada per il centro eventi di Cadempino è tutto un panorama di sorridenti politici che enunciano valori e di assicurazioni sanitarie che pronosticano benessere e serenità. Dopo la faticosa ricerca di un posteggio libero, eccomi al convegno ‘La medianità a 360°’: siamo in un momento di pausa tra conferenze e seminari e i numerosi partecipanti affollano il bar (analcolico, giusto per risparmiarci le scontate battute sulla gradazione alcolica dello spirito) e lo spazio degli stand. Curioso anch’io tra programmi di corsi pratici e teorici, cristalli dalle multiformi fogge e proprietà, interpretazioni di “disegni dell’anima” e libri su discipline come l’iridologia, l’eudinamica, la psicometria, la ‘parapsicologia di frontiera’ (quella di centro evidentemente la conoscono già tutti), numerologia, lettura animica. L’attenzione alla dimensione spirituale non porta comunque a trascurare il corpo: praticamente ogni stand offre biscotti o caramelle.

Seguo alcune “dimostrazioni pubbliche di medianità”. In realtà sarebbero dimostrazioni di ‘cold reading’ o lettura a freddo, la tecnica – usata anche dai mentalisti e altri illusionisti – che permette di ottenere rapidamente diverse informazioni interpretando vari elementi, dall’aspetto fisico al linguaggio del corpo. Il fatto di avere un’ottantina di persone in sala aiuta: gli spiriti, infatti, rispettano la privacy e non entrano in dettagli troppo intimi e personali; inoltre durante una conferenza non si può entrare in “trance profonda”. Insomma, basta iniziare da qualcosa di generico e poi, a seconda delle reazioni, aggiungere dettagli. Non tutto fila liscio e una persona scomparsa da “dieci o quindici anni” si scopre essere morta da più di trenta, ma l’effetto lo si raggiunge ugualmente. Si potrebbe fare della facile ironia sulla medium che, probabilmente aspettandosi maggiore sensibilità religiosa, è costretta a passare da “una persona che ha da poco fatto un viaggio a Lourdes” ad aggiustare il tiro arrivando, in un paio di minuti, a “mai pensato di andare in un luogo mariano” concludendo con “una statuetta della Madonna in casa”. Ma anche una persona scettica su energie mistiche e presenze spirituali percepiva in sala emozioni forti e autentiche. Emozioni che meriterebbero ben altra accoglienza di chi sostiene (fosse anche in buona fede) di portare messaggi di persone care “tornate nel mondo spirituale”. Ma se come società rispondiamo con i visi sorridenti di politici e le rassicuranti immagini delle casse malati, c’è poco da fare.

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