Società

Il bar che ‘multa’ chi bestemmia: quella ‘d'autore’ costa di più

La curiosa iniziativa dei titolari del Bar Sport di Castello di Godego, in Veneto, dove le imprecazioni fanno per molti parte del linguaggio corrente

Il Bestemmiometro
(Foto: Instagram barsport_da_mu)
29 settembre 2023
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Da uno a cinque euro sborsati per punizione se si bestemmia prendendo un caffè o un bicchiere di vino. Accade al Bar Sport di Castello di Godego, in provincia di Treviso, per iniziativa dei gestori. Un vaso in vetro che serviva per le caramelle, ora viene utilizzato dai gestori Daniele, Michela e la figlia Camilla Muledda per inserire una multa simbolica: si va da 1 euro per una bestemmia fino ai 5 per la bestemmia ‘d'autore’, e c’è anche lo sconto: 3 bestemmie costano "solo" 2 euro e 50. Il contenitore, ribattezzato su Instagram "il bestemmiometro", è stato strategicamente posizionato sopra il bancone del bar con il cartello delle sanzioni.

L'iniziativa è partita circa un mese fa e la boule si sta lentamente riempiendo senza che vi siano recriminazioni da parte degli avventori. Anche perché, a onor del vero, la ricchezza e la varietà di sfumature del dialetto veneto è talmente ampia che persino le bestemmie, esportate in tutto il mondo, fanno parte giocoforza del linguaggio quotidiano e spesso rappresentano non tanto una offesa religiosa ma un intercalare tipico della lingua.

I titolari sottolineano che nulla è fatto per i soldi ma per ricordare che la bestemmia è effettivamente perseguibile come illecito. "Il denaro è solo un pretesto – chiariscono – quasi un gioco per invitare i nostri clienti a stare attenti con le parole e ancor di più con le bestemmie". Il mese trascorso con il vaso in bella vista, dicono ancora, è stata una sorta di sperimentazione che ha dato risultati positivi. "La cosa che ci ha colpito favorevolmente – ammettono – è che parecchi avventori hanno messo un euro solo per solidarietà con la nostra iniziativa".

La clientela del bar, che si trova in centro al paese, è variegata e passa dagli impenitenti giocatori che ‘battono’ carta sui tavoli tutto il pomeriggio ai bambini che passano per acquistare un gelato. "L'abbiamo fatto anche per loro ma non solo – concludono i gestori – all'interno del nostro locale vogliamo che tutti, ma proprio tutti, si sentano a loro agio in un ambiente accogliente e sereno e se uno bestemmia non lo rende di certo così". Intanto il vaso continua a riempirsi di monetine. Quando terminerà? "Semplice – tagliano corto i tre proprietari – quando non sentiremo più bestemmiare".

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