Società

Prodigio di libertà e indipendenza: è Anna Kuliscioff

Alla Biblioteca cantonale di Locarno, domani sera, una conferenza per conoscere una delle protagoniste del socialismo e del femminismo italiani

Anna Kuliscioff fotografata da Mario Nunes Vais nel 1908 a Firenze
(WikiMedia)
19 maggio 2022
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"Mi auguro, per il trionfo della causa del mio sesso, solo un po’ più di solidarietà fra le donne. Allora forse si avvererà la profezia del più grande scrittore del nostro secolo – Victor Hugo – che presagì alla donna quello che Gladstone presagì all’operaio: che cioè il secolo XX sarà il secolo della donna".

Dottora dei poveri, madonna slava, madrina del socialismo o più semplicemente Signora Anna sono solo alcuni degli appellativi con cui i contemporanei definivano Anna Kuliscioff (Crimea, 1854 - Milano, 1925), intellettuale e militante dalla notevole complessità. Una "eterogeneità insita" – scrive Elena Vozzi in ‘In te cerco la vita. Lettere di una donna innamorata della libertà’ (L’Orma Editore, 2017) – che definisce la figura della principale protagonista di socialismo e femminismo italiani agli inizi del XX secolo, per i quali ha combattuto su più fronti.

Al secolo Anja Rosenstein, un’Anna appena diciottenne parte alla volta di Zurigo dove è ammessa al Politecnico. L’istituto turicense si rivela un luogo di grande libertà di pensiero dove la ragazza trova il suo ambiente ideale e dove la sua vita comincia a contrassegnarsi da una continua lotta per la libertà. Tornata in patria, aderisce alla cosiddetta "andata al popolo" ma alla fine degli anni 80 del 1800 è costretta a scappare e riparare in Svizzera (oltre a Zurigo, visita anche il Canton Ticino). Stringerà amicizie importanti nella cerchia anarchica e del nascente ambiente socialista e conoscerà Andrea Costa, per un po’ di tempo suo compagno. Kuliscioff compie studi in medicina, iniziati in Svizzera e completati in Italia dove svolge un’intensa attività gratuita in favore dei poveri. Insieme al marito Filippo Turati, Anna condivide la direzione della ’Critica sociale’: è una delle prime donne a essere iscritte all’albo dei giornalisti. A ridosso del Novecento, prende parte al movimento per l’emancipazione delle donne, di cui è una fra le figure più rappresentative. Fra le sue battaglie più celebri v’è l’approvazione nel 1902 della prima legge italiana di tutela del lavoro femminile e minorile e la lotta per il suffragio universale. "Prodigio di libertà e indipendenza, Anna Kuliscioff ha attraversato da protagonista tre decenni della vita politica europea dando un incalcolabile contributo nelle battaglie per i diritti delle donne e dei lavoratori", sintetizza bene la presentazione nel risguardo del volumetto a cura di Vozzi.

Occasione

L’occasione per scoprire la figura della rivoluzionaria russa è un incontro organizzato dal Gruppo culturale della sinistra del Locarnese e Valli, in collaborazione con la Biblioteca cantonale di Locarno. La serata è in calendario venerdì 20 maggio, dalle 18.15, e sarà ospitata dalla Biblioteca cantonale di Locarno (Bclo). Durante l’incontro interverranno Marina Cattaneo (vicepresidente della Fondazione Anna Kuliscioff di Milano) e lo storico ticinese Maurizio Binaghi; entrambi dialogheranno con la mediazione del direttore della Bclo Stefano Vassere.

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