Società

Facebook, giro di vite sulle inserzioni di natura politica

Il social network introdurrà maggiori verifiche, in modo da prevenire interferenze straniere nelle elezioni, come avvenuto nel 2016 nella corsa alla Casa Bianca

(Ti-Press)
6 aprile 2018
|

Facebook ha annunciato oggi una serie di misure che prevedono ulteriori verifiche su chi intende pubblicare inserzioni di natura politica sul social network. Il Ceo di Facebook Mark Zuckerberg in un post ha annunciato che la società ha cominciato a chiedere di verificare l’identità di inserzionisti e dove sono localizzati prima di autorizzare la pubblicazione di annunci su Facebook. Le misure sono volte a prevenire interferenze straniere nelle elezioni, come nel caso dei post pagati di cosiddetti troll prima delle elezioni del 2016 di cui sono emersi legami con la Russia.

Cambridge Analytica, 2,7 milioni gli europei coinvolti

Nel frattempo Facebook ha comunicato a Bruxelles che gli europei coinvolti nel caso di Cambridge Analytica sono 2,7 milioni. "Dovevamo verificare prima", fa ammenda Sheryl Sandberg, braccio destro di Mark Zuckeberg mentre negli Stati Uniti spunta il caso di un progetto della piattaforma con gli ospedali, poi fermato, per condividere dati anonimi sui pazienti. E un’altra tegola arriva dai consumatori che, sempre negli Stati Uniti, hanno presentato una denuncia per chiedere di indagare sull’uso del riconoscimento facciale. Facebook ha risposto alla Commissione europea fornendo il numero degli utenti coinvolti nello scandalo Cambridge Analytica: sono 2,7 milioni. Bruxelles studierà la risposta del social network "nei dettagli" e annuncia per la prossima settimana una telefonata tra la commissaria alla giustizia Vera Jourova e la numero due della società di Menlo Park, Sheryl Sandberg. Proprio quest’ultima ha ribadito che avrebbero dovuto fare una verifica su Cambridge Analytica e che sarà "il prossimo passo". Il banco di prova per Facebook sarà l’audizione l’11 aprile al Congresso statunitense di Mark Zuckerberg. Nel frattempo sono spuntate altre due grane. Alcune associazioni di consumatori hanno presentato una denuncia alla Commissione federale per il commercio (Ftc) per chiedere di indagare sull’uso della tecnologia per il riconoscimento facciale da parte del social media. Ed è emerso il progetto di Facebook con alcuni grandi ospedali americani di condividere dati anonimi sui pazienti. Obiettivo era una maggiore efficienza nelle cure, ma la compagnia ha messo "in pausa" il progetto il mese scorso, in concomitanza con l’esplosione del caso Cambridge Analytica. Gli utenti interessati allo scandalo dei dati da lunedì riceveranno una notifica da Facebook e potranno visualizzare quali informazioni sono state condivise. Il sito TechCrunch ha intanto rivelato l’esistenza di uno strumento segreto del social che ha tutelato la sfera privata dei top manager, Zuckerberg su tutti: ha consentito di eliminare, nel corso degli anni, i messaggi inviati da queste persone "per proteggere le comunicazioni" in scia "dell’hackeraggio delle email dei dirigenti di Sony nel 2014". Nel frattempo, alcuni utenti che hanno deciso di cancellarsi dal social network stanno incontrando difficoltà tecniche: secondo il Wall Street Journal, che ne ha individuati una dozzina, quando si clicca sul tasto di rimozione il sistema risponde che la password non è corretta.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔