Società

Amazon apre una libreria

3 novembre 2015
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Una libreria di quelle vere, con scaffali, tanti libri di carta da sfogliare e poltroncine dove sedersi. Insomma, uno di quei posti che – a dar retta a molti profeti del digitale – sarebbero dovuti scomparire per colpa (o merito) del commercio online e dei libri elettronici.
E invece proprio Amazon, il gigante dell'ecommerce e degli ebook, apre oggi una libreria all'University Village di Seattle. Amazon Books, questo il nome della libreria, “integra i benefici della vendita online e offline di libri”, come si legge nel comunicato stampa. In altre parole: la scelta dei libri da esporre si basa sui dati raccolti dal sito, dagli ordini alle recensioni. E così sotto molti volumi è presente una scheda con il punteggio medio dato dai lettori e un estratto delle recensioni più popolari.

Secondo indiscrezioni, Amazon starebbe valutando la creazione di negozi di alimentari basati sullo stesso concetto: studiare l'allestimento sfruttando le informazioni raccolte online.

Che cosa significa tutto questo? Da una parte, ci ricorda che i dati, quelli che con generosità regaliamo alle aziende quando siamo online, valgono. Dall'altra, che la guerra tra mondo fisico e mondo digitale al centro delle previsioni di tanti futurologi non solo non sembra concludersi con la vittoria del digitale, ma pare proprio non esserci, e invece del conflitto abbiamo una integrazione tra vita vera e vita virtuale (ammesso che i due termini abbiano ancora un senso).

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