Scienze

IgNobel, i premi della scienza da ridere: c’è anche uno svizzero

Algoritmi per decidere se mentire o meno, studi matematici sull’incidenza della fortuna nel successo, e altro: ecco le ricerche più divertenti del 2022

(Keystone)
16 settembre 2022
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C’è un po’ di Svizzera negli IgNobel 2022, i premi alla scienza da ridere, consegnati nella cerimonia online organizzata dalla rivista Annals of Improbable Research e finanziata dalle associazioni di Fantascienza e degli studenti di Fisica di Harvard. Ricerche tutte assolutamente reali, a volte recenti o altre volte ripescate dagli annali, ma che, come recita lo slogan, "fanno prima ridere... e poi pensare". Lo scopo dei premi, come indica la rivista, è "celebrare l’insolito, onorare l’immaginazione e stimolare l’interesse per la scienza, la medicina e la tecnologia". Studi strampalati, dunque, ma che, spesso, trovano anche utili applicazioni pratiche: come ad esempio la ricerca, premio IgNobel 2015 per la chimica, su come "sbollire", ovvero far tornare crudo un uovo sodo, che al di là dell’aspetto improbabile potrebbe aiutare a realizzare esperimenti potenzialmente complicati potendo "riparare" a errori o imprevisti durante l’uso di componenti costose.

A mantenere alto il nome della Confederazione è stato il sociologo bernese Wojtek Przepiorka, vincitore insieme a un team multinazionale del premio IgNobel per la Pace "per aver sviluppato un algoritmo che aiuta i pettegoli a decidere quando dire la verità e quando mentire". In pratica, lo studio tiene in considerazione la "corrispondenza" fra due pettegoli, in termini soprattutto di onestà/disonestà e di vantaggi/svantaggi nel dire il vero o il falso, elaborando un modello secondo il quale nel caso i due chiacchieroni "matchino" perfettamente, allora converrà a essi dire la verità, in caso di corrispondenza parziale, invece, il pettegolo dovrà stabilire se dire o meno la verità in base al rapporto costi/benefici.

Ad aggiudicarsi l’IgNobel per l’Economia 2022, è stata invece una ricerca dell’università di Catania che, tramite un modello matematico creato ad hoc che teneva in considerazione la discrepanza fra la distribuzione dell’intelligenza e del talento e quella della ricchezza nella popolazione, dimostra che "se è vero che un certo grado di talento è necessario per avere successo nella vita, quasi mai le persone più talentuose raggiungono le vette più alte del successo, venendo superate da individui mediocri ma sensibilmente più fortunati": e che dunque, in sostanza, c’è un ingrediente "segreto" nel successo identificato con la pura e semplice casualità.

Più romantica è invece la ricerca vincitrice nella sezione Cardiologia applicata: un team di scienziati cechi, olandesi, britannici, svedesi e di Aruba ha infatti dimostrato che l’attrazione fra due partner, al di là dei segnali del corpo, ha anche delle basi fisiologiche ed è, letteralmente, una questione di cuore: il battito cardiaco delle due persone, infatti, si sincronizza fin dal primo appuntamento. Il premio per la Letteratura scade invece più nel profano: ad aggiudicarsi l’IgNobel 2022 è infatti una ricerca dal titolo "La cattiva scrittura, non i concetti specialistici, determina la difficoltà di elaborazione del linguaggio giuridico", ovvero, la dimostrazione scientifica del perché i documenti legali siano così difficili da comprendere.

Il premio per la Fisica prende poi spunto da un’osservazione sul mondo della natura, in particolare degli animali: se lo aggiudica un team di studiosi cinesi, anglo-americani e turchi "per aver cercato di capire come fanno gli anatroccoli a nuotare in formazione". In sostanza, lo studio, effettuato facendo seguire agli anatroccoli una mamma anatra meccanica, dimostra che "il flusso d’acqua generato dalla formazione di anatroccoli riduce la resistenza dell’acqua al movimento e consente a ogni anatroccolo di risparmiare energia". Ricerca che, in questo caso, ha riflessi anche sullo studio del metabolismo. Il riconoscimento per l’Ingegneria è andato invece a una ricerca giapponese che cerca di scoprire qual è il modo più efficiente di usare le dita quando si gira una manopola.

Non mancano, come detto, studi e ricerche che, al di là dell’aspetto comico, hanno anche implicazioni reali: il premio per la Medicina è stato assegnato a uno studio che dimostra che gli effetti collaterali di alcuni tipi di chemioterapia tossica vengono attenuati se i pazienti mangiano del gelato, mentre quello per la sicurezza è andato a una ricerca svedese che ha messo a punto un manichino per i crash test delle auto dalle sembianze di un animale comune in Scandinavia e, in effetti, coinvolto in diversi incidenti stradali ogni anno: un alce.

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