Scienze

La pelle elettronica che sente il dolore

Ottenuto un surrogato di cute umana che potrebbe diventare un'alternativa al trapianto

2 settembre 2020
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È stata ottenuta una pelle elettronica che reagisce istantaneamente al dolore proprio come fa la pelle umana: il risultato, pubblicato sulla rivista Advanced Intelligent Systems dai ricercatori della Rmit University di Melbourne in Australia, apre la strada a protesi e robot più sensibili, oltre che a un'alternativa hitech e non invasiva agli innesti di pelle da trapianto. "La nostra pelle artificiale reagisce istantaneamente quando la pressione, il calore o il freddo raggiungono una soglia dolorosa", spiega il coordinatore dello studio, Madhu Bhaskaran.

Ciò significa che è in grado di riconoscere "la differenza tra toccare gentilmente uno spillo col dito o pungersi accidentalmente: è una distinzione cruciale che non è mai stata ottenuta prima elettronicamente", sottolinea il collega Md Ataur Rahman. Per raggiungere questa sensibilità, i ricercatori hanno combinato tre tecnologie: l'elettronica elastica, che ha permesso di creare un dispositivo elettronico indossabile, trasparente, infrangibile e sottile quanto un adesivo; rivestimenti sensibili alla temperatura, mille volte più sottili di un capello e basati su materiali che si trasformano in base al calore; infine celle elettroniche di memoria, che imitano il modo in cui il cervello conserva e richiama informazioni immagazzinate in passato.