Scienze

Ecco perché basta il sapone a proteggerci dal virus (in 3 video)

A volte un'immagine è più efficace di cento parole. Abbiamo raccolto i migliori video che esemplificano il perché lavarsi spesso le mani è una buona idea.

Basta poco per togliere i virus
9 aprile 2020
|

Una delle raccomandazioni più pressanti contro il coronavirus è anche tra la più banali: lavarsi le mani. Ma davvero basta del semplice sapone a proteggerci? Sì, sembra incredibile, ma è così. A patto, ovviamente di lavare le mani accuratamente, ovvero in modo molto diverso da quanto siamo abituati a fare tutti i giorni (ammesso di non essere chirurghi o infermieri, ovviamente). Nelle scorse settimane lo hanno spiegato le autorità più e più volte. Poi ce l'ha ricordato su laRegione Didier Pittet, professore di epidemiologia a capo del servizio di prevenzione delle infezioni all’ospedale universitario di Ginevra.

Intanto però sono scesi in campo anche coloro che spiegano la scienza su internet. Tra gli esempio più efficaci per capire come comportarci c'è quello dello youtuber statunitense (ed ex ingegnere della NASA) Mark Rober, che nelle scorse settimane ha chiarito il concetto di diffusione dei virus attraverso le mani "infettando" con polvere luminescente un'insegnante di terza elementare e uno studente. La situazione della classe a fine giornata è abbastanza eloquente. 

E non è che i bimbi non si fossero lavati le mani. Non basta quindi solo il gesto: l'efficacia della pulizia sta infatti sia nel tempo di insaponamento, sia nel riuscire a insaponare tutta la superficie delle mani. Esiste una serie di passaggi che garantisce di aver strofinato tutta la superficie. Eccola dimostrata con un paio di guanti e con un po' di pittura.

Ma perché il sapone è così efficace? La risposta sta nella composizione delle sue molecole. Detta in maniera molto semplificata, una parte di essa è attratta dall'acqua, mentre la parte opposta lo è dal grasso. Siccome i germi sono prevalentemente coperti da materiali grassi, il sapone si lega alla loro parte esterna, lasciando verso l'esterno la metà della molecola attratta dall'acqua Quando ci insaponiamo, quindi, stiamo ricoprendo la parte esterna di virus e batteri con del materiale che può essere facilmente agganciabile dall'acqua. In questo modo il flusso del rubinetto è in grado di trascinarli via, distruggendoli nel processo. Perché il tutto sia efficace, bisogna tuttavia fregare molto bene e, soprattutto, farlo per almeno 20 secondi.

Basta quindi semplicemente lavarsi bene le mani per essere al sicuro? Di nuovo: sì, ma... Il New York Times ha compilato recentemente una serie di domande-risposte per chiarire alcuni punti imploranti.

Intanto dopo la pulizia è importante non toccare il rubinetto, perché lì sopra, aprendo il flusso d'acqua, vi abbiamo depositato parte dei germi iniziali. Bisogna quindi chiudere il rubinetto usando un fazzoletto o un pezzo di carta puliti. Una volta lavate le mani con il sapone non è necessario utilizzare del disinfettante: abbiamo già eliminato tutti i patogeni e impiegare del battericida sarebbe uno spreco inutile. Non è nemmeno indispensabile utilizzare un sapone dichiarato come "battericida", visto che la natura stessa di ogni sapone lo rende tale.

Dopo il lavaggio, le mani devono essere asciugate accuratamente, dal momento che i germi apprezzerebbero ogni umidità residua. Nell'asciugatora si usi pure un po' di forza, giusto per togliere anche eventuali residui. Benché da preferire, non è necessario impiegare asciugamani di carta monouso: anche quelli di stoffa vanno bene, a patto che siano personali (possibilmente non condivisi con altri) e che vengano lavati regolarmente. Le persone malate non devono condividere il proprio asciugamano, mentre per gli ospiti si deve optare per le salviette monouso. Naturalmente anche i gli asciugamani ad aria vanno bene, a patto di non rimanere con le mani umide alla fine. Evitate per contro di asciugarvi le mani nei pantaloni.

Quale sapone scegliere? Quello liquido è da preferire, ma anche le saponette sono estremamente efficaci. I germi che rimangono sulla superficie della saponetta, ammesso che ve ne siano, non passeranno comunque alle mani visto che sono circondati e già distrutti dal sapone. I loro resti vengono poi lavati via assieme all'acqua. La vaschetta dove appoggiate la saponetta dovrebbe però rimanere asciutta: i germi amano l'umidità, ricordate?.

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE