La musica va vista oltre che sentita. Porte aperte alla stampa: ovazioni per Cristicchi, Noemi e Lauro. In mezzo ai ‘Cuoricini’, occhio a Sarah Toscano
Gaia col corpo di ballo in completo beige, Marcella Bella col corpo di ballo in completo nero; le due vocalist black di Willie Peyote che canta un pezzo black; i gambaletti bianchi di California dei Coma_Cose, Massimo Ranieri con le bretelle. Nel Teatro Ariston videogioco, casa delle emozioni, le porte aperte alle prove generali regalano qualche informazione in più sulle canzoni, confermando che a Sanremo la musica va vista oltre che sentita. Ecco cosa ci attende questa sera, outfit più, outfit meno.
Il co-presentatore di serata Gerry Scotti abbraccia Francesco Gabbani, che raccoglie applausi da podio per ‘Viva la vita’. Rkomi veste di bianco e mostra i pettorali, Noemi veste di nero e raccoglie una mezza ovazione per ‘Se t’innamori muori’. Applausi per i Coma_Cose i cui ‘Cuoricini’ sono ovunque nella scenografia (dei gambaletti bianchi abbiamo detto). Simone Cristicchi porta in scena solo la sua canzone, che ha fatto la storia prima ancora di essere ascoltata. Di un Achille Lauro in sobrio completo nero (per ora), gli appassionati di sax apprezzeranno l’assolo del sassofonista in favore di telecamera. In un nero da teatro sperimentale (sempre per ora), Giorgia scenderà le scale sulle note di ‘Come saprei’, con cui vinse trent’anni fa: in prova, ‘La cura per me’ raccoglie un applauso al primo ritornello e sul bridge se ne scende il teatro (un modo per dire che è stata apprezzata). Veste di nero anche Elodie, che raccoglie applausi moderati come il tubino nero che indossa. Dalla prima fila, a esibizione conclusa, Gerry Scotti cambia ‘Dimenticarsi alle 7’ con “ho preso il treno alle 7”, sdrammatizzando l’addio tra amanti fugaci.
Ci vuole un quarto d’ora per montare il Dj set di Shablo con Guè, Joshua e Tormento, accompagnati da un altro corpo di ballo black per un altro momento di musica black. Sfilano il pronosticato Olly con la R roteante, l’autotune e il ritornello vincente di ‘Balorda nostalgia’ (il ragazzo si commuove e la cosa è bella). Per Massimo Ranieri, l’applauso prima dell’esibizione è forte quanto quello dopo. Sulla geniale furbata in romanesco di Tony Effe tradiremo – come per Irama – l’impegno sulla copertura giornalistica dell’evento sottoscritto con l’editore.
Gerry Scotti canterà ‘Knockin’ On Heaven’s Door’, Serena Brancale farà dirigere l’orchestra alla sorella Nicole; per il suo primo Festival, Brunori imbraccerà una chitarra che da lontano pare una Gretch da vero songwriter. Clara passerà tutto il tempo davanti alla telecamera, perché è sul suo viso che si regge la canzone. “Ah, ma è pieno!”, commenta Fedez prima di infilarsi nell’ansiogena ‘Battito’. Lucio Corsi, metà Renato Zero e metà farfalla, svolazzerà tra un pianoforte a coda e una Gibson nera, diverso da tutto il resto. Per il genovese Bresh, l’orchestra suona un mandoloncello che pare l’antipasto del De André dei duetti. Sarah Toscano sarà la sorpresa.
Che succederà stasera? Spunteranno altalene, vecchie che ballano, Supergiovani, pattinatrici, scimmie nude? Quanto visto è passibile di modifica. Anche la caviglia fasciata di Francesca Michielin, caduta dalle scale dell’Ariston. Anche le calze di California.