Sostiene Morace

Il pardo veneziano e la gatta frettolosa

Ha senso il premio griffato da un grande magazzino a un artista che presenta il suo film nuovo in Laguna? (più altre Hoffmann-considerazioni)

‘Meow’ (Miao)
(Keystone)
4 agosto 2023
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Repetita iuvant… non è sempre vero e non sempre si è ascoltati…

Un premio ha un senso se è unico, se si vuole premiare qualcosa di eccezionale, ma quando si danno dieci premi il valore diminuisce e diventa banale. Il festival invece ha deciso di seguire questa strada, forse per accontentare i diversi sponsor che vogliono vedere il loro nome ripetuto più volte e non si accontentano dei biglietti omaggio per la piazza da offrire ai loro clienti. Volete una prova della loro inutilità? Il premio intitolato a un grande magazzino, tra i principali sponsor della manifestazione, che dovrebbe essere consegnato venerdì 11 sera sulla piazza (sempre che Korine venga o non diserti a causa dello sciopero degli artisti) è stato attribuito a Harmony Korine, considerato un’importante figura del cinema indipendente americano e della scena musicale degli anni 2000. Verrà anche proposto ‘Gummo’ del 1997. Ebbene Korine, nonostante il premio, ha deciso di presentare il suo ultimo lavoro, ‘Aggro Dr1ft’, al festival di Venezia! Che cosa ci guadagna il nostro festival con questo premio?

Torniamo a parlare della futura presidenza del festival di Locarno, Maja Hoffmann, il cui nome proposto dalla commissione cerca presieduta da Mario Timbal, direttore della Rsi, e approvato dal consiglio di amministrazione lo scorso 24 luglio, deve ancora essere approvato dall’assemblea del festival, organo decisionale per questa nomina, che si riunirà solamente il 20 settembre. Fino a tale data dunque, il presidente è Marco Solari; solo dopo, se votata dall’assemblea, avremo la nuova presidentessa. Come ho già avuto occasione di scrivere, il nome è prestigioso, sicuramente in grado di giovare e far crescere il Festival. Purtroppo la comunicazione è stata gestita molto male. Solari non voleva che durante questa edizione tutti facessero domande e supposizioni sul futuro della presidenza, e Maja Hoffmann si è presentata alla stampa senza poter dire nulla sul futuro del Festival, sull’organizzazione, che necessiterà, visti i suoi molteplici impegni, sicuramente di un suo rappresentante sul posto, sulla composizione del futuro consiglio di amministrazione – che passerà da più di 20 a 7 membri.

Ecco forse sarebbe stato meglio aspettare il dopo assemblea oppure anticiparla. A volte la gatta frettolosa fa i gattini ciechi…

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