Un bimbo parigino al suo primo spettacolo, l’amore tra una sorella e un fratello e uno strano luogo in cui tutti si ritrovano (per forza)
Chiara Raineri, ‘Spettacolare’ (CameloZampa, 2025)
Quattro amici giocano, leggono e chiacchierano lungo la Senna, un giorno come un altro. Manca solo Jean, dove si sarà cacciato? Quando arriva, trafelato, sventola vittorioso dei biglietti rossi. Non si tratta di biglietti del treno, come pensa qualcuno: sono i biglietti dello spettacolo. La gioia esplode nella piccola comitiva, però Maria vuole avere più informazioni. Jean racconta che i biglietti li ha ricevuti da un signore con un cappello a tuba e la voce scura, annunciando che solo e soltanto per quel giorno, ci sarà lo spettacolo in città. Non tutti i bambini sono d’accordo: qualcuno vorrebbe andarci perché non ha mai visto uno spettacolo, qualcun altro invece non si fida del signore con il cappello. Decidono di provare ad andarci, promettendosi di essere pronti a scappare nel caso dovessero imbattersi in qualcosa di strano. Inizia l’avventura: durante il tragitto verso Place Léon, vediamo i bambini correre eccitati attraverso le vie di Parigi, pregustando l’enorme tendone dove ci saranno animali con capacità straordinarie, acrobati spericolati e noccioline da sgranocchiare. Quando arrivano, però, la delusione è enorme: non c’è assolutamente niente. Dopo un momento di sconforto, ecco apparire il signore con il cappello, che se lo toglie e lo lascia sul prato. Poi scompare. I bambini si avvicinano, e avranno una sorpresa meravigliosa, in grado di superare ogni loro aspettativa.
A chi sa guardare le cose con molta attenzione: questa è la dedica che troviamo nelle prime pagine del libro, scritto e illustrato da Chiara Raineri, illustratrice veronese. ‘Spettacolare’ è un albo illustrato che tiene incollati dalla prima all’ultima pagina. La storia è narrata da uno dei protagonisti, che filtra tutto quello che succede attraverso il suo sguardo da bambino: prima accoglie la novità con qualche sospetto, pensando che Jean abbia rubato i biglietti, per poi rendersi conto che quei biglietti sono proprio belli e che lui, in fondo, non ha mai visto uno spettacolo. La curiosità e la voglia di vedere qualcosa di nuovo sono il motore della compagnia, che molla tutto per qualcosa di poco chiaro. Durante il tragitto, vediamo infatti i bambini farsi mille domande, immaginare come sarà lo spettacolo a cui stanno per assistere. Le illustrazioni giocano un ruolo fondamentale nel creare l’attesa di qualcosa di grandioso. Infatti, sui tetti di Parigi o nei tombini, vediamo in ogni pagina un animale del circo, quasi a presagire la magia dello spettacolo. Il finale è bellissimo e originale, e non delude i lettori. Consigliato a tutte le persone che sperano di imbattersi in qualcosa di inaspettato, a partire dai cinque anni.
Gionata Bernasconi, ‘Oceano’ (Einaudi ragazzi, 2025)
Questa è una storia di sopravvivenza, che ha inizio con un’esplosione avvenuta su un battello. Alice e il suo fratellino Milo sono confusi e spaventati, ma hanno la certezza che il loro papà – esperto marinaio e loro supereroe – li porterà in salvo. Nel caos che imperversa sul battello in fiamme, dopo un furioso litigio con un altro marinaio, il papà riesce a portare in acqua i suoi bambini, per poi sparire nella notte insieme al battello. Alice e Milo sono ora soli in mezzo all’oceano, su un canotto, con qualche biscotto e un coltello a serramanico. Inizia così la loro lotta per la sopravvivenza. I pericoli sono innumerevoli, e il piccolo Milo aspetta con ansia che il papà li venga a salvare. Fame, sete, sole cocente, tempeste, animali marini: fratello e sorella si trovano di continuo in situazioni di pericolo, meno male che Alice ha un sacco di belle idee. Prima costruisce con la stoffa dei suoi pantaloni un pesce per il fratellino, poi gli racconta ogni sera storie di intrepidi pirati. In fondo anche loro sono dei pirati in questo momento, e Milo dovrà essere coraggioso come i capitani pirata che tanto ammira.
Quando ho saputo che a gennaio sarebbe uscito ‘Oceano’, il nuovo libro di Gionata Bernasconi, ero molto curiosa e, dopo averlo letto, posso affermare che le mie aspettative non sono state deluse. L’autore bellinzonese è infatti riuscito a creare un racconto molto poetico in cui il bisogno di sopravvivere e l’amore tra sorella e fratello si intrecciano, regalando qualcosa di nuovo. Vediamo infatti Alice ingegnarsi ogni momento per rendere quei giorni in mezzo al mare tollerabili per il fratellino. La bambina si trova costretta a diventare adulta da un momento all’altro: non ha tempo per piangersi addosso, ha un fratello più piccolo da proteggere. Crea così dei giochi per far passare il tempo e rendere l’attesa di qualcuno che li salvi più sopportabile. Milo è spaventato, ma si fida totalmente di sua sorella, in cui vede per la prima volta una nuova luce negli occhi. Oceano è il libro perfetto per chi ha imparato a leggere da un po’ ma fa ancora fatica con i libri troppo lunghi: la storia infatti si dipana in meno di 90 pagine, scritte con grande cura. La struttura del libro è semplice quanto geniale: dopo il prologo e un primo capitolo movimentato, i lettori potranno vivere le peripezie dei protagonisti divise in quattro giornate in mare aperto. Consigliato a partire dai nove anni.
Una sorpresa meravigliosa
Guido Sgardoli, ‘Detour: senza via di fuga’ (Piemme, 2024)
Una Range Rover si muove decisa sulla Regionale 48, diretta a uno splendido hotel sulle Dolomiti. A guidarla è Maya, imprenditrice che esce da un brutto divorzio. Nei sedili posteriori, troviamo Mattia, adolescente svogliato, e Clarissa, preadolescente che desidera essere presa sul serio. A un certo punto, Maya è costretta a frenare: c’è un masso enorme in mezzo alla strada, ma non si lascia abbattere. Anche se sono costretti a fare una deviazione, troveranno l’hotel. Quando la donna intravede delle vecchie case circondate da una fitta vegetazione, decide di fermarsi a chiedere indicazioni. Oltre a loro, sono state costrette a deviare anche altre persone. Inizialmente, tutti i presenti trovano divertente il fatto di essere finiti in quel paese sperduto, che sembra essere abbandonato. Il tempo di scambiare due chiacchiere e darsi qualche consiglio, e ogni vettura cerca di rientrare in carreggiata. Senza riuscirci. Non importa quale strada cerchino di fare, macchine, moto e biciclette, finiscono per tornare sempre lì. La faccenda passa dall’essere curiosa all’essere angosciante in poco tempo. Perché non riescono a uscire da lì? Come mai il sole è tramontato così in fretta? Le stranezze aumentano, e gli sventurati protagonisti di questa situazione cominciano a creare congetture, che sfoceranno in alleanze e antipatie, altri misteri e la ricerca di una soluzione.
‘Detour: senza via di fuga’ non è un semplice libro, è un’entità misteriosa in grado di intrappolarti tra le sue pagine e farti uscire solo quando ha finito di narrare la sua storia, lasciandoti diverso da come ne sei entrato. Guido Sgardoli è uno dei più grandi autori italiani contemporanei di libri per ragazzi, e riesce sempre a stupire. Il testo è ricco di dialoghi, e trasporta il lettore all’interno del libro, portandolo a vivere la storia insieme ai protagonisti. Quello che all’inizio sembra solo un contrattempo che potrebbe capitare a chiunque, si rivela essere l’inizio di un incubo, e la tensione aumenta a ogni capitolo, come accade nei thriller migliori. Anche i personaggi si evolvono: quando giungono allo strano paesino abbandonato, ognuno porta con sé le proprie paure, speranze e credenze sul mondo che cambieranno nell’arco di questa claustrofobica avventura. Lettrici e lettori a partire dai tredici anni che amate (o temete) l’ignoto: questo libro è per voi.
Per gli amanti dell’ignoto