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Fabrice Bouverat e il ragazzo volante

‘Niente Photoshop o altro’. Nelle fotografie di ‘Levitazione’, in mostra a Lugano sino a fine gennaio, a ‘volare’ è il breakdancer Mattia Kaufmann

Cogliere il momento
(Bouverat)
15 dicembre 2022
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Un ragazzo volante, che sembra ignorare la gravità. Sembrano fotomontaggi, ma si tratta di fotografie frutto dell’abilità del ballerino di breakdance Mattia Kaufmann, 28 anni, e del fotografo Fabrice Bouverat, 47 anni. Queste opere sono esposte nella mostra fotografica, visitabile fino alla fine di gennaio presso il negozio ‘La signora degli anelli’ di Lugano, e intitolata appunto ‘Levitazione’, concetto portante di tutte le fotografie. Abbiamo fatto due chiacchiere con l’artista, che ci ha parlato del suo approccio al mondo della fotografia.

Dicci Fabrice, com’è la vita di un fotografo in Ticino?

In realtà nella vita lavoro nelle assicurazioni, anche se prossimamente mi sposterò nell’ambito dell’organizzazione di eventi, ma anche quest’ambito ha poco a che fare con le foto. La fotografia per me è una passione totalmente distaccata dal lavoro, nata per caso solamente 6 o 7 anni fa. È un modo per divertirmi, non una fonte di reddito.

Una passione relativamente recente quindi, ma in cui ti distingui già con uno stile particolare. Come ti sei avvicinato a questo mondo?

Un po’ come tutti i fotografi, ho iniziato facendo delle semplici foto di paesaggi, in particolare a Lugano e a Parigi, i miei due amori. Lo facevo solo per divertimento, fino a quando un ristoratore di Lugano mi ha chiesto di tenere una piccola mostra su queste due città. A quel punto ho ottenuto un po’ di visibilità e la gente ha iniziato a contattarmi per farsi fotografare, e andando avanti ho iniziato a sviluppare uno stile più personale, ma sempre cercando di divertirmi. Quest’anno il tema è la levitazione, mentre l’anno scorso era il ‘nudicorno’, ossia uomini ritratti nudi mentre indossano una maschera da unicorno, che ho esposto appunto nel 2021. Quella di quest’anno è la mia quarta esposizione.

E com’è nata l’idea della levitazione?

Anni fa, facendo delle foto ho conosciuto Mattia, e con lui abbiamo iniziato questa collaborazione sfruttando le sue doti acrobatiche di breakdancer. All’inizio, un po’ per scherzo, abbiamo fatto una serie di foto dove lui saltava vestito da uomo-ragno davanti al Lac di Lugano. Ci siamo divertiti, e abbiamo sviluppato l’idea, arrivando a creare questa serie di foto.

Quindi le foto sono tutte reali? Non c’è nessun intervento digitale?

Assolutamente, non ho usato Photoshop o altro. Si è trattato solo di riuscire a cogliere il momento giusto per scattare quando lui si trovava in aria. Molta gente, vedendo queste foto, dubita che io non abbia usato trucchi o fotomontaggi, ed è un po’ un peccato perché si sminuisce anche l’abilità di Mattia, che oltre a saper saltare è anche in grado di atterrare senza farsi male.

Hai tenuto quattro mostre, di cui due in un ristorante e due in un piccolo negozio di gioielli. Pur non togliendo loro nulla, non si può dire siano dei luoghi prestigiosi per un artista…

A dire il vero ho anche avuto modo di esporre una mia foto al Treviso Photographic Festival e gli organizzatori di quest’ultimo mi hanno chiesto di esporre a Venezia, una proposta a cui, per quanto allettante, dovrò rinunciare visto che dovrei assumermi dei costi molto alti (quasi 4mila franchi, ndr) per un solo mese di esposizione. Chiaro sarebbe bello esporre a Venezia, ma senza alcuna garanzia di vendere qualche opera sarebbe un rischio economico che non mi sento ancora di affrontare. La verità è che esporre in un museo è quasi impossibile per un emergente, bisogna prima riuscire a farsi conoscere in altri modi.

Tu utilizzi molto Instagram: i social aiutano in questo senso?

Sì, al momento ho un seguito di ‘sole’ novemila persone, ma i numeri continuano a crescere, ricevo molti commenti positivi e il riscontro in generale è buono, anche perché foto come quelle che faccio io non si vedono molto in Ticino. Inoltre i social mi aiutano a credere di più in me stesso e in quello che faccio: io faccio le foto prima di tutto perché mi piace, ma è chiaro che ricevere un riscontro positivo, soprattutto da altri professionisti, è una bella motivazione.

Progetti per il futuro?

Al momento non lo so ancora, ma di certo qualcosa mi verrà in mente (ride). Sto pensando di continuare a sviluppare il concetto della levitazione, magari aggiungendo elementi più particolari come abbigliamento o trucco elaborato, caratteristiche che già si ritrovano in molti dei miei altri lavori.


Bouverat
Atterrare senza farsi male

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