Culture

‘La nave dei folli’ di Brant è tornata a Friburgo

L’incunabolo di fine Quattrocento sottratto ai frati cappuccini dagli Stati Uniti è tornato alla Biblioteca universitaria cantonale, grazie all’Ambasciata

Riproduzione di un’incisione di Albrecht Dürer per ‘La nave dei folli’
(Wikipedia)
28 novembre 2022
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Due incunaboli di inestimabile valore, che erano stati rubati ai frati cappuccini, ritornano nelle mani del Canton Friburgo. I due volumi stampati, che datano degli inizi della stampa (anteriori al 1500), si trovavano negli Stati Uniti, e sono stati restituiti grazie alla mediazione dell’Ambasciata di Svizzera a Washington.

La Biblioteca del Congresso di Washington, una delle più grandi al mondo, ha appena restituito al Canton Friburgo un incunabolo, denominato "Narrenschiff" (La nave dei folli) di Sebastian Brant, pubblicato a Basilea nel 1494, hanno indicato oggi il Cantone e la Biblioteca cantonale e universitaria (Bcu).

Il libro dello strasburghese Brant (1458-1521) è stato redatto in tedesco per renderlo accessibile a un più vasto pubblico ed è composto da una serie di 112 satire brevi (con l’aggiunta di due capitoli nell’edizione del 1495), illustrata con xilografie. Buona parte del libro ha un contenuto di critica verso la società dell’epoca. Brant, in effetti, fustiga con vigore e senza posa la debolezza e i vizi del suo tempo. Ciascuno dei 112 "capitoli" del poema di settemila versi totali caricatura un vizio umano rappresentato da un folle: i libri non letti, l’avidità, la cavalleria, le abbuffate, la procrastinazione, la lussuria o ancora l’invidia.

Ad oggi, della prima edizione apparsa nel febbraio 1494 di questo capolavoro della stampa rimangono solo 14 esemplari, fra cui quello friburghese. L’accurata tipografia, l’elegante impaginazione, i bordi originali e le vivaci incisioni attribuite al giovane Albrecht Dürer hanno contribuito allo status di mito del libro.

Della memoria umana

Un secondo incunabolo – il trattato del 1476 del perugino Mattiolo Mattioli (Matheolus Perusinus) sulla memoria umana – che venne sottratto ai cappuccini nel 1975, è stato restituito alla stessa Ambasciata dalla biblioteca della Washington University di St. Louis (Missouri). Farà ritorno a Friburgo a metà dicembre.

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