Tra virus e giustizia, il festival presenta la sua seconda edizione dal titolo ‘Rivoluzioni o cataclismi?’
Il nuovo coronavirus continua a imperversare e non solo “impone” alla seconda edizione del festival Endorfine di Lugano la presenza del virologo Roberto Burioni – a lui l’onore di aprire la manifestazione, venerdì 11 settembre alle 21.15 al Parco Ciani –, ma purtroppo costringe a rinviare al 2021 quello che si annunciava come uno degli appuntamenti più interessanti di Endorfine 2020: l’incontro con Adriana Faranda, ex militante delle BR, e Agnese Moro, vedova dello statista Aldo. Purtroppo la situazione sanitaria impone cautela negli spostamenti e così la direttrice del festival Roberta Niccolò ha annunciato in conferenza stampa il rinvio all’anno prossimo.
Non che il programma di Endorfine 2020 rimarrà sguarnito: per sabato mattina, quando avrebbero dovuto arrivare Moro e Faranda, si è al lavoro per trovare altri ospiti “all’altezza”. E rimangono confermati gli altri ospiti: sempre sabato, alle 16.30, si parlerà di reati sessuali con Paolo Giulini e Francesca Garbarino. I due criminologi parleranno del loro modello di lavoro per il trattamento dei colpevoli di reati sessuali, un programma che da 15 anni viene proposto al carcere di Bollate e che ha attirato l’interesse di molti paesi europei.
Ancora la giustizia, relativa alla criminalità organizzata, al centro dell'ultimo incontro, in programma domenica 13 settembre alle 11: ospiti, la giornalista Rai Dina Lauricella e l’ex procuratrice Carla Del Ponte, che dialogheranno lungo il percorso che parte dalle stragi di Cosa Nostra del 1992, dove morirono i giudici Falcone e Borsellino, fino all’odierno strapotere della ‘ndrangheta.
Sempre a proposito di coronavirus, l’ingresso è gratuito ma è obbligatorio registrarsi ai singoli appuntamenti su www.endorfine.site.