Arte

Calano ombre su Hilma af Klint, la ‘pittrice degli spiriti’

Morta 81enne nel 1944, l'artista svedese finì nell'Olimpo dell'arte nel 2018 grazie al Guggenheim. Ora gli storici si chiedono se le opere fossero sue

Ritratto
(Wikipedia)
1 settembre 2023
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Nuove ricerche gettano un'ombra sulla legacy di Hilma af Klint, la ‘pittrice degli spiriti’ svedese diventata un fenomeno dopo essere stata riscoperta da una grande rassegna al Guggenheim. Nel 2018, a sorpresa, af Klint fu proiettata nell'olimpo dell'arte: ora, a un lustro di distanza, storici dell'arte si stanno interrogando su chi abbia davvero creato molte delle sue iconiche opere. Azioni legali sono in corso in Svezia sul controllo della fondazione che vigila sui circa 1'300 dipinti le cui quotazioni sono negli ultimi anni salite alle stelle: l'interrogativo che emerge è se qualcuno abbia cercato di approfittarsi della sua improvvisa nuova fama.

Hilma af Klint è morta a 81 anni nel 1944 in un incidente stradale, dopo avere preteso un embargo di vent'anni sulle proprie creazioni convinta che i tempi non fossero maturi. Cinque anni fa, il Guggenheim selezionò 170 sue opere, tra cui la serie Caos Primordiale del 1906, che adesso, secondo gli storici, viene attribuita ad Anna Cassel, una del gruppo delle ‘Cinque’ che con Hilma dipingevano rispondendo alle istruzioni di ‘esseri superiori’, durante le sedute spiritiche. Secondo Hedvig Martin, specializzata sul lavoro di af Klint, Anna, che di Hilma era forse l'amante, ne avrebbe dipinti almeno 14. D'accordo con lei è ora Kurt Almqvist, autore di un catalogo ragionato dell'artista. Il Guggenheim ha così fatto marcia indietro: “Devo ricredermi: erano opere in collaborazione”, ha detto, a proposito di ‘Caos Primordiale’, Tracey Bashkoff, curatrice della mostra.


Wikipedia
Hilma af Klint, Il Cigno, 1915

Quanto alle azioni legali: Hilma af Klint non si sposò mai e non ebbe figli, ma ancora in vita creò una fondazione per salvaguardare la sua legacy. Guidata da membri della famiglia e aderenti alla società antroposofica cui lei apparteneva, l'organizzazione vieta ancora la vendita di opere create tra 1906 e 1914, anni in cui af Klint diceva di dipingere guidata dagli spiriti. Rivalità tra la famiglia, che nomina il presidente della fondazione, e la Società antroposofica, che ne esprime i trustee, ha provocato ritardi in una serie di iniziative tra cui la costruzione di un tempio per preservare le opere di Hilma. Le divisioni sono poi aumentate a causa di un effimero progetto per vendere ‘nft’ di quadri attribuiti ad af Klint attraverso una società del musicista (e nuovo direttore artistico di Louis Vuitton) Pharrell Williams. “Non ne sapevamo niente”, ha detto Erik af Klint, un discendente della pittrice e presidente della fondazione che ha portato in tribunale il Consiglio di amministrazione per aver svenduto i diritti d'autore approfittando direttamente dell'operazione.

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