Arte

Pimpa incontra Pinin; quando l’arte si fa ‘ad altezza bambino’

Da oggi il Museo in erba di Lugano ospita una doppia mostra dedicata a due importanti autori della letteratura per l’infanzia: Altan e Pinin Carpi

(Ti-Press)
5 febbraio 2022
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Tornare nel magico mondo dei più piccoli, fatto di colori, forme, sensazioni e attimi persi, non è semplice. Quel mondo che non si può recintare all’interno dei confini della logica o della realtà, e che non si può raccontare e interpretare se non si ha, sotto braccio, un quantitativo sufficiente d’immaginazione. Ma se da una parte abbiamo una maggioranza di ‘grandi’ rimasti – quasi – senza più fantasia, c’è anche chi, dall’altra, non ha mai smesso di sognare e di creare, attraverso immagini e scritti, nuovi mondi in cui perdersi.

È il caso di Pinin Carpi e di Altan, due fra i più importanti autori della letteratura per l’infanzia e per ragazzi, le cui storie (e, in parte, anche opere) sono state portate in Ticino, con due mostre che si aprono oggi e saranno visitabili fino al 24 aprile al Museo in erba di Lugano, il museo dedicato alla promozione dell’arte per i più piccoli. Un viaggio pensato per le bambine e i bambini – ma anche per i loro genitori e insegnanti – nel mondo fantastico dei due autori, disseminato da animali, personaggi e luoghi da scoprire, per perdersi in un universo incantato fatto di racconti, avventure, filastrocche e illustrazioni.

Due mondi da esplorare

La mostra vuole unire due linguaggi. Il primo è quello del fumetto di Altan – l’ideatore della Pimpa conosciuto e apprezzato anche per le sue vignette satiriche, fra tutte Cipputi, l’operaio metalmeccanico condannato a una vita di sfruttamento – le cui specifiche modalità di narrazione, semplici, colorate e dirette, sono adatte e riescono a raggiungere anche un pubblico di giovanissimi. Il secondo è quello invece più immaginifico e onirico portato avanti da Pinin Carpi che con le sue storie allegre, buffe e incantate (fra le più note ‘Cion Cion Blu’, ‘Il paese dei maghi’ e ‘Le avventure di Lupo Uragano’) riesce coinvolgere con la straordinaria potenzialità espressiva di testo e immagine.

Il tutto mettendo – come da sempre fatto dal Museo in erba – il bambino al centro. I giovanissimi visitatori infatti, non solo potranno osservare la mostra, ma con essa potranno anche giocare nelle varie postazioni della mostra oltre che nei vari atelier didattici e laboratori previsti (info: www.museoinerba.com).

«Lo scopo di questo ultimo nostro lavoro è quello di creare un ponte, di avvicinare i più giovani alla letteratura dell’infanzia, alle storie che si compongono di parole e immagini – afferma la direttrice del museo Loredana Bianchi –. Tutto qui è stato creato e pensato a misura di bambino: dall’altezza in cui sono state disposte le illustrazioni, alla grandezza dei tavoli dove svolgeranno le diverse attività. Questo perché vogliamo lanciare un messaggio chiaro: l’arte è inclusiva e per tutti, bambini compresi».

Il progetto della mostra nasce grazie alle collaborazioni del Museo in erba con istituzioni italiane che rivolgono il loro interesse all’arte e alla letteratura dedicata ai bambini. Il doppio percorso unisce il progetto “Arriva la Pimpa”, promosso da Franco Cosimo Panini Editore e curato dall’associazione culturale Hamelin, e la mostra “I sentieri segreti di Pinin Carpi”, ideata dalla Fondazione Pasquinelli di Milano con Anna Carpi, figlia dello scrittore.

La Pimpa come maestra di vita

È una cagnolina, è bianca con pois rossi ed è una gran chiacchierona: stiamo parlando della Pimpa, il personaggio nato dalla penna di Francesco Tullio-Altan in arte, semplicemente, Altan. La sua prima comparsa avviene il 13 luglio del 1975, sulle pagine della rivista settimanale italiana ‘Corriere dei piccoli’. Da allora la Pimpa è entrata nei cuori e nei ricordi di più generazioni. Per renderle omaggio, il Museo in erba porta per la prima volta in Svizzera la mostra a lei dedicata.

Il percorso, composto da 12 pannelli, offre la possibilità al visitatore di scoprire cose nuove riguardo alla protagonista e agli altri personaggi che popolano le storie a fumetti ma soprattutto, di postazione in postazione, di esplorare le tecniche e i segreti che Altan utilizza per rendere vivi e dinamici i suoi fumetti.

Pinin Carpi, un autore dalla parte dei bambini

La seconda parte è dedicata allo scrittore, illustratore e cantastorie Pinin Carpi, al secolo Giovanni Carpi. L’autore, nato a Milano nel 1920 e scomparso nel 2004, non è popolare come meriterebbe nel nostro cantone, nonostante sia uno dei più originali autori per l’infanzia del Novecento. E nonostante i suoi legami passati col Ticino: durante la Seconda guerra mondiale, infatti, prese parte alla Resistenza e, per scappare dai tedeschi, trovò rifugio nella parte Svizzera del lago Maggiore.

L’esposizione si apre con undici acquerelli originali di Carpi, scelti proprio da Anna Carpi, figlia di Pinin, presente all’incontro con la stampa: «Mio padre era un cantastorie. Amava inventare, illustrare e raccontare a voce le storie che creava. Allo stesso modo amava i bambini, il loro modo di vedere il mondo».

Ed è proprio questo mondo che cerca di riprodurre attraverso i suoi dipinti astratti, che amava arricchire con piccole figure: animali, piante, oggetti astratti. Durante la visita, i bambini potranno scoprile questo autore con giochi, indovinelli e sperimentazioni.

«Non so a cosa si ispirasse papà quando scriveva, ma quando dipingeva, alle volte, si lasciava trasportare dalle macchie. Erano forme astratte, ma lui in esse riusciva a vedere paesaggi e situazioni che si divertiva poi a completare, con piccoli disegni e tratti», confessa con un sorriso Anna Carpi.

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