Arte

La materia dell’arte della Collezione Olgiati

Sabato riaprirà lo Spazio -1 al Lac con un nuovo allestimento intitolato ‘Terre’

Alberto Burri, Bianco nero cretto, 1972
24 marzo 2021
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Si riparte dalle ‘Terre’: questo il titolo dell’allestimento con cui sabato riaprirà lo Spazio -1 al Lac di Lugano che ospita la Collezione Giancarlo e Danna Olgiati.

Ventidue opere di scultura e pitture provenienti dalla collezione, alcune mai esposte in precedenza, che dagli anni Venti del Novecento arrivano fino al presente, tutte accomunate dall’attenzione verso la materia. Una panoramica sull’arte dell’ultimo secolo capace di evidenziare l’importanza del confronto con la terra, termine da intendersi sia in senso fisico e materiale, sia in senso metafisico e spirituale, luogo di origine e sviluppo degli esseri umani.

Il percorso espositivo parte da cinque opere di Zoran Mušic risalenti alla stagione creativa successiva al trasferimento a Parigi dell’artista di origini slovene, avvicinandosi al linguaggio dell’informale francese: ‘Paesaggio senese’, ‘Enclos primitif’, ‘Motif végétal’, ‘Terre d’Istria’ e ‘Terre dalmate’.

In dialogo con Mušic, tre maestri del Novecento italiano: Alberto Burri, Leoncillo ed Emilio Vedova. Nello spazio successivo si prosegue con l’arte informale con opere dello spagnolo Antoni Tàpies del francese Jean Dubuffet. Una scultura dell’italiano Arturo Martin (‘Violoncellista’, 1926) dialoga con un gesso dipinto di Max Ernst (‘Deux oiseaux’, 1926) portando lo spettatore verso l’arte contemporanea con Rebecca Horn (nata nel 1944 a Michelstadt), Markus Lüpertz (Reichenberg 1941) e Gabriel Sierra (San Juan Nepomuceno, Colombia, 1975).

Il percorso espositivo si conclude con un capitolo dedicato ai “materiali cosmici” attraverso le opere di Enrico Prampolini, Eliseo Mattiacci e Anselm Kiefer.

Info: www.collezioneolgiati.ch.

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