
Chester Bennington, il cantante dei Linkin Park, si è suicidato impiccandosi nella sua abitazione in California. Una morte che arriva in quello che sarebbe stato il giorno del 53esmo compleanno di Chris Cornell, suo amico, toltosi la vita in maggio, pure impiccandosi. Una morte che aveva sconvolto Bennington. Proprio la moglie di Cornell, Vicky, è stata una delle prime a commentare la sua morte: «Proprio quando pensavo che il mio cuore non potesse spezzarsi di nuovo... Ti voglio bene».
A trovare il cadavere di Bennington è stato uno dei suoi collaboratori, giunto a casa sua nelle prime ore della mattinata. Il cantate era solo in casa, con la famiglia fuori città. Le autorità, subito allertate, hanno avviato le indagini. Bennington aveva 41 anni e 6 figli, avuti da due diversi matrimoni. Il cantante aveva avuto per anni problemi di alcol e di abuso di droghe e aveva ammesso in passato di aver considerato il suicidio. Bennington aveva ringraziato più volte la musica per averlo salvato: «Senza sarei morto. Al 100%» aveva detto in un’intervista.
«Siamo scioccati» ha detto Mike Shinoda, uno dei fondatori dei Linkin Park, gruppo hard rock che ha venduto 10 milioni di copie dell’album di debutto nel 2000, ‘Hybrid Theory’. Il loro lavoro più recente, ‘One More Light’, è uscito in maggio, conquistando la vetta della classifica Billboard 2000. La band era attualmente in tour.