Culture

Radio, resta alto l'ascolto

19 gennaio 2016
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Gli svizzeri restano grandi consumatori di radio, soprattutto a sud delle Alpi dove in media l’88,7% della popolazione di più di 15 anni ascolta le reti radiofoniche. Nella Svizzera tedesca si scende all’87,1% e in Romandia all’83,1%. La quota di mercato delle emittenti private, rispetto alle pubbliche, è in crescita. Va precisato che la radio pubblica resta di gran lunga la più ascoltata e che questa rimane più forte nella Svizzera italiana rispetto al resto del Paese. “Il risultato delle tre reti Rsi, con il 63,5% di quota di mercato, è il migliore tra tutte le emittenti Ssr: Srf ha infatti raggiunto il 59.1% nella Svizzera tedesca e il Rts il 56.7% in quella francese” scrive la Rsi. Sempre secondo l’emittente pubblica della Svizzera italiana, il canale più seguito resta Rete Uno (share annuo 41.2%, -1.6 punti rispetto al 2014), poi Rete Tre (17.4%, -0,8 punti) dov’è però in aumento l’ascolto via internet, e infine Rete Due (4.9%, +0.5 punti).

La Rsi segna tuttavia un calo di 2.5 punti tra il secondo semestre del 2014 (65.2%) e quello del 2015 (62.7%). È quanto emerge dalle cifre semestrali pubblicate dall’istituto di ricerca Mediapulse 2015, rese note ieri, e da cui si rileva pure la crescita delle radio private a scapito delle emittenti Ssr, che rimangono tuttavia ampiamente in testa agli ascolti. Nel secondo semestre 2015, le radio private svizzero-italiane (Radio 3i e Radio Fiume Ticino) hanno raggiunto una quota di mercato del 14,3%. Nella Svizzera tedesca le radio private sono cresciute sino al 31%. In Romandia, le reti locali si sono accaparrate una quota di mercato del 24,4%. Per le radio private, Radio 3i in un comunicato rileva come i prompri ascoltatori continuino a crescere e “ancor più netto è il progresso su base annuale: Radio 3i passa da una quota dell’8.8%, relativa a tutto il 2014, al 9.5% del 2015”.

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