
È appena arrivata da Zurigo – sulle spalle un sacco da montagna; pare molto pesante –. Ci sediamo e... «non sono brava con le parole. Né scritte né dette», Nelly anticipa così le domande.
Nata nel Locarnese negli anni 80, Nelly Rodriguez, dopo la maturità liceale, s’iscrive alla Scuola d’arti applicate di Vevey che frequenta fra il 2001 e il 2005. «Qualche anno fa facevo parte dell’agenzia Strates photographes di Losanna, che cercava un fotografo che lavorasse a Zurigo. Così, mi sono trasferita là».
Da allora, Nelly vive e lavora come indipendente a Zurigo e non solo. Accanto a commissioni assegnatele da riviste e privati, lavora a progetti personali contraddistinti da piglio documentaristico e reinterpretazione personale, in alchimia.
Facciamo qualche passo indietro e ripercorriamo il suo cammino fino al momento della ricerca di un mezzo per liberare la propria creatività ed esprimersi: «Verso i 17 anni ho scoperto che le immagini sono il modo espressivo che cercavo. Ho iniziato fotografando per me» racconta. «Sento la fotografia come strumento perfetto per raccontare delle storie e di riflesso permette alle persone che incontro di raccontarne». Nelly confessa di adorare osservare le persone, conoscere le loro storie, il loro essere; una curiosità che la fotografia le permette di soddisfare.