La cerimonia, svoltasi di recente a Bellinzona, ha coinvolto i futuri agenti della Scuola del V circondario d'esame

Dopo un percorso di formazione, contraddistinto da allenamenti pratici e approfondimenti normativi sull’uso della pistola d’ordinanza, quattordici aspiranti agenti della Polizia cantonale, otto aspiranti agenti delle polizie comunali di Ascona, Bellinzona, Ceresio Nord, Chiasso, Lugano e Vedeggio, un aspirante della Polizia cantonale dei Grigioni e due aspiranti della Polizia dei trasporti hanno ricevuto ufficialmente l’arma d’ordinanza. La cerimonia, indica una nota della Polcantonale, si è svolta venerdì scorso nella sala del Consiglio comunale di Bellinzona. Vi hanno preso parte, per quanto riguarda le autorità, il consigliere di Stato Claudio Zali, responsabile politico della Polizia cantonale, il vicecomandante Lorenzo Hutter, il capo della Sezione formazione Christophe Cerinotti e il direttore del Centro formazione di polizia Andrea Pronzini. Presenti anche il sindaco Mario Branda e i comandanti, o i loro rappresentanti, dei diversi Corpi di polizia (polcom ecc.) con agenti in formazione.
La cerimonia di consegna dell’arma agli allievi e alle allieve della Scuola di polizia del V circondario d’esame (scuola edizione 2025) ha quindi coinvolto venticinque aspiranti agenti: venti uomini e cinque donne. I quali, si spiega nel comunicato, “sono ora pronti per il completamento della loro formazione che prevede, fino al mese di febbraio, un periodo di stage nei posti di polizia e presso i propri Corpi di appartenenza”. La formazione proseguirà con il secondo anno di carattere pratico nei rispettivi corpi di polizia d’appartenenza. Queste ulteriori fasi “permetteranno di conseguire l’Attestato professionale federale di agente di polizia, dopo il superamento degli esami federali di professione previsti per febbraio 2027”.
Nel suo intervento Zali ha sottolineato che “il ruolo e i compiti della polizia nel corso degli anni sono diventati sempre più complessi e sfidanti: un’evoluzione che riflette chiaramente l'andamento del nostro tempo sia su scala internazionale che a livello nazionale e locale”. Oggi un agente di polizia “deve essere pronto a fronteggiare scenari problematici di vario tipo, sapendo applicare le nozioni acquisite durante la formazione, ma anche dimostrando idoneità fisiche e psicologiche, soprattutto in situazioni di stress". Per il vice comandante della Polizia cantonale Hutter, “il valore di un agente non si misura nell'uso della forza, ma nella capacità di evitarla quando non è strettamente necessaria. È facile reagire d'impulso; è molto più difficile gestire una situazione complessa mantenendo lucidità, equilibrio e rispetto. Questo è il cuore della professione”. E rivolgendosi direttamente agli aspiranti poliziotti, ha aggiunto: “Il vostro coraggio si manifesterà soprattutto nella calma, nel dialogo, nella capacità di leggere le persone e prevenire gli incidenti prima ancora che accadano. Ricordate che la reputazione della polizia non si costruisce con gli strumenti, ma con i comportamenti. Ogni vostro gesto, dentro o fuori servizio, parla di voi e dell’istituzione che rappresentate. E la fiducia dei cittadini è ciò che permette alla polizia di operare con efficacia. Non esiste sicurezza senza consenso. La nostra autorevolezza nasce dal rispetto reciproco, dalla trasparenza e dalla coerenza con i valori che professiamo”.