Ticino

Affidamento e violenza domestica, sicurezza dei figli spesso trascurata nei procedimenti svizzeri

Rapporto di KidsToo e università svizzere su 41 casi nei Cantoni San Gallo, Ticino, Vaud e Zurigo: bambini ignorati, costi burocratici e proposte operative

9 dicembre 2025
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Quando si decide l'affidamento e il diritto di visita dei figli, la violenza domestica viene ancora troppo spesso minimizzata. È quanto emerge da un rapporto pubblicato oggi dalla Fondazione KidsToo, secondo cui la sicurezza e il benessere dei minori non ricevono le garanzie necessarie.

Lo studio, condotto per oltre 20 mesi su 41 casi nei Cantoni San Gallo, Ticino, Vaud e Zurigo, rappresenta la prima analisi approfondita dei processi istituzionali e dei costi legati alle decisioni di custodia parentale in contesti di violenza domestica. A realizzarlo sono state la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e la Scuola universitaria di scienze applicate di Zurigo (ZHAW).

I risultati sono chiari: in molti procedimenti la violenza tra partner tende a sparire dalle discussioni quando si tratta di regolare custodia e visite. L'esperienza vissuta dai bambini - direttamente colpiti - viene presa in considerazione in modo insufficiente e la loro voce resta quasi sempre inascoltata.

I ricercatori rilevano inoltre la tendenza a trattare la violenza coniugale come un semplice conflitto genitoriale, con il risultato di rendere invisibili i rischi per i minori e per il genitore vittima. Gli interventi precoci, fondamentali per proteggere i bambini, restano un'eccezione.

Anche i costi delle procedure appaiono legati più a logiche burocratiche che alla gravità della situazione, evidenziando un sistema che fatica ancora a mettere al centro la sicurezza dei figli.

Il rapporto formula una serie di misure prioritarie: potenziare l'ascolto dei minori con strumenti adeguati alla loro età; rafforzare la formazione di giudici, operatori sociali e sanitari sulla violenza di coppia e sui suoi effetti sui bambini; semplificare e chiarire la normativa federale sulla ripartizione delle competenze; armonizzare le pratiche cantonali per garantire un trattamento equo in tutta la Svizzera; investire in interventi coordinati e precoci, assicurando finanziamenti adeguati per evitare ritardi e interruzioni nella presa a carico.