Classe 1953, si è spento il noto esponente liberale radicale e docente. Autore di numerosi libri, è stato testimone del Ticino che cambia

Si è spento Franco Celio, docente, politico di lungo corso, appassionato di storia e scrittore di numerosi libri, articolista e alle volte fine polemista senza far mai mancare il garbo che gli apparteneva.
Classe 1953, nato e sempre vissuto ad Ambrì, Celio è stato per 19 anni deputato in Gran Consiglio per il Partito liberale radicale, partito che animava nel dibattito interno ed esterno, nei comitati cantonali cui ha presenziato finché la salute gliel'ha permesso, e nei suoi numerosi interventi sui giornali. Membro soprattutto della commissione che all'epoca si chiamava semplicemente ‘Scolastica’. Per una quarantina d'anni docente di scuola media, è stato molto attivo in associazioni legate al territorio come l'Alleanza patriziale e l'Associazione dei Comuni e delle Regioni di Montagna Ticinesi.
Tra le sue pubblicazioni si ricordano, per Salvioni Editore, soprattutto “Gli uomini che fecero il Ticino”, “Momenti di storia ticinese” e “Lo sciopero generale del 1918”, analisi e ricerche del passato scritte – da vero docente – con immediatezza e semplicità.
L'ultima sua pubblicazione, per Armando Dadò Editore, il volume “20 anni in Gran Consiglio”. Memorialistica pura e anche qui immediata, spontanea, tra ricordi personali e collettivi. Prezioso contributo di un testimone di come e quanto sia cambiata la politica cantonale e, con lei, tutto il Ticino.
Alla famiglia vadano le condoglianze della redazione.