Reati sessuali: il processo alle Assise criminali. Nove le presunte vittime: quattro minorenni e cinque maggiorenni. La Curia per ora non si esprime
Don Rolando Leo, c’è l’atto d’accusa. La procuratrice pubblica Valentina Tuoni ha concluso gli accertamenti penali e ha deferito il 55enne religioso alle Assise criminali per il processo. Confermate le ipotesi di reato che hanno portato all’apertura del procedimento, culminato nell’arresto del prete lo scorso 7 agosto: coazione sessuale, atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere, atti sessuali con fanciulli e pornografia.
L’atto d’accusa è stato intimato lunedì alle parti. Le presunte vittime sono nove: quattro minorenni e cinque maggiorenni. I fatti addebitati al religioso – gli vengono rimproverati atteggiamenti e comportamenti a connotazione sessuale – sarebbero accaduti nel corso degli ultimi anni.
Difeso dall’avvocato Marco Masoni, don Leo è in espiazione anticipata della pena.
Dunque non una, ma molte di più sarebbero state le persone, tra cui quattro minorenni, oggetto dei comportamenti inappropriati di don Leo. Dell'avvenuta emanazione dell'atto d’accusa, dice Luca Montagner, addetto stampa della Curia vescovile, da noi interpellata in tarda mattinata per una reazione, «abbiamo appreso stamattina dai media (la notizia è stata anticipata da ‘laRegione’ sul proprio sito online, ndr): attendiamo una comunicazione ufficiale (dell’autorità giudiziaria ndr), prima di ogni eventuale presa di posizione».