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L'Abbonamento cultura per i giovani under 26 arriva in Ticino

Attivo da dieci anni oltre Gottardo, ecco il ticket che con 100 franchi permette di accedere agli eventi di circa 300 luoghi partner in sei cantoni

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(Ti-Press)
13 febbraio 2025
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Un abbonamento che, al prezzo di 100 franchi l'anno, permetterà ai giovani sotto i 26 anni di accedere a eventi culturali di oltre 300 luoghi partner in Ticino e a Berna, Friburgo, Giura, Neuchâtel e Vallese. In altre parole: un'infinità di concerti, film, spettacoli, mostre, festival accessibili con un unico ticket. È questo l'Abbonamento generale cultura (Ag Cultura) che attraversa le Alpi e, già diffuso in altri cantoni, arriva anche in Canton Ticino.

È evidente la soddisfazione della direttrice del Dipartimento educazione, cultura e sport Marina Carobbio che, nel presentare il progetto al Teatro Foce di Lugano davanti a una sala pienissima di addetti ai lavori e semplici interessati, afferma come «la cultura è di tutte e tutti, per tutte e tutti. Il nostro compito è assicurare che nessuno resti escluso». E volge lo sguardo a un anno fa, quando il Decs presentò le prime Linee programmatiche di politica culturale dove, tra i vari punti emersi, sottolinea Carobbio, «era fondamentale per noi avvicinare i giovani alla cultura abbattendo gli ostacoli economici». L'auspicio, va da sé, è che questa offerta possa raggiungere tutto il suo potenziale sia con un'ampia adesione degli operatori culturali, sia del pubblico più giovane cui è dedicato: «Un'offerta così non può prescindere dalla collaborazione di tutti gli attori coinvolti: il mio è un appello a chi crea e promuove la cultura nel nostro cantone, grazie a chi si è fatto avanti e a chi lo farà prossimamente». Comprando, o regalando questo abbonamento – l'invito è stato rivolto ai Comuni che potranno acquistarlo a metà prezzo e donarlo ai giovani residenti – «si crea una rete tra enti pubblici e realtà culturali e cittadine e cittadini: per far diventare la cultura un valore ancora più condiviso». E, a margine dell'evento, a ‘laRegione’ conferma che «fare politica culturale è fare politica in tutti i sensi. A livello di inclusione, e a livello di presenza nel territorio».

Ag Cultura, si diceva, è già diffuso oltre Gottardo: nato in Vallese una decina d'anni fa, si è ampliato sempre più. E la presidente dell'associazione Sandra Sabino Ag Culturel/Kultur-GA è felice che «con l'estensione al Ticino è davvero diventato un abbonamento nazionale, per le tre lingue nazionali». La presidente dell'associazione rimarca anche come «questo abbonamento sia un vero e proprio strumento al servizio della politica culturale dei cantoni», con una parola d'ordine: «Accessibilità, che per noi è fondamentale». E ancora: «Permettiamo ai giovani di essere curiosi e coltivare il loro gusto per l'arte in ogni sua forma, affinché diventino il pubblico di domani», riprende Laura Pallù, che fa parte dell'associazione ma è pure attiva presso il Teatro Sociale di Bellinzona.

La conferenza stampa è stata inframmezzata anche da brani eseguiti dal collettivo Terry Blue, considerato «valido esempio» di quanto la cultura e il territorio possano andare a braccetto verso la giusta direzione. Per ora, in Ticino hanno aderito o preso contatto una quarantina di istituzioni: sale da concerti, teatri, auditorium, cinema, cineclub, festival, musei e spazi espositivi. Ogni informazione supplementare sui luoghi partner sul sito www.agcultura.ch.

Tra i luoghi partner, appunto, il Teatro Foce che ha ospitato l’evento. Claudio Chiapparino, a riguardo, parla dell’importanza di Ag Cultura, che «offre visibilità connettendo luoghi del territorio, permettendo di approfittare dei vantaggi finanziari perché così i giovani possono partecipare maggiormente innescando una catena virtuosa che può aumentare le presenze».

E poi i giovani. E ci mancherebbe altro. Isabella Ron, presidentessa del Consiglio cantonale dei giovani, è schietta: «I soldi sono uno dei problemi maggiori dei giovani, che non lavorano o se sono apprendisti hanno uno stipendio molto limitato: la necessità di offerte culturali per i giovani è evidente, questa è un'ottima offerta a un prezzo ragionevole con il vantaggio che democratizza la cultura e favorisce tutti i giovani indipendentemente dal loro status economico». E non si parla «solo di sconti in Ticino, ma permette di accedere agli eventi di altri cantoni senza spese aggiuntive, scoprendo forme culturali che prima non si conoscevano».