Immatricolazioni in calo, come pure nel resto della Svizzera. I motivi: il costo ancora troppo elevato e la difficoltà di avere una colonnina di ricarica
Le auto elettriche piacciono sempre meno. Per il quarto trimestre consecutivo si è infatti registrato un calo delle immatricolazioni in Ticino (-12,3%). Una flessione che ha toccato in particolare i veicoli elettrici: -38,5%. A dirlo è Ufficio di statistica del Cantone, “Dopo il primo, il secondo e il terzo, anche il quarto trimestre del 2024 si chiude con un calo delle nuove immatricolazioni di veicoli stradali: 4’516 unità, ovvero il 12,3 per cento in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. Sono invece in forte aumento, segnala sempre l’Ustat, le automobili plug-in (+43,7%). La maggior parte delle nuove immatricolazioni ha riguardato automobili.
Salvo i veicoli agricoli (+11,1%) – si legge nel notiziario statistico – rispetto al quarto trimestre del 2024 tutti i gruppi di veicoli hanno registrato delle flessioni: per le automobili il calo è stato dell’11,4%, per i motoveicoli del 20,7%, per i veicoli per il trasporto di persone del 40,7%, per quelli industriali del 51,2% e per quelli per il trasporto di cose del 4,4%. Per quanto concerne le automobili, questa nuova flessione è da ricondurre alle evoluzioni particolarmente negative che hanno toccato i veicoli elettrici (-38,5%) e quelli a benzina (-18,2%). Sono però in calo anche le automobili a diesel (-9,4%), mentre aumentano leggermente le automobili ibride normali (+0,7%) e quelle plug-in (+43,7%).
Ma perché questo calo rispetto al trend degli scorsi anni? “L’evoluzione – scrive l’Ufficio cantonale di statistica – è stata riscontrata anche a livello nazionale. Gli esperti attribuiscono la causa, tra gli altri motivi, ai costi ancora troppo elevati di questi veicoli e all’impossibilità, per coloro che non vivono in un’abitazione di proprietà, di installare delle colonnine di ricarica”.
A livello nazionale l'anno scorso le nuove immatricolazioni di veicoli stradali a motore sono state 346'100, quasi tre quarti delle quali (245'600) erano automobili. Sono poi stati registrati 49'500 motoveicoli, 35'900 mezzi per il trasporto di merci nonché 15'100 veicoli agricoli, industriali e per il trasporto di persone.
Rispetto al 2023 il totale è calato del 2,9%. Il numero di nuove immatricolazioni rimane quindi nettamente al di sotto dei valori registrati prima della pandemia, anche dopo cinque anni dal suo inizio, e questo sebbene le difficoltà di approvvigionamento e quelle legate alla guerra in Ucraina siano state superate. Rispetto alla media dei dieci anni prima del Covid (2010-2019), nel 2024 è stato immatricolato oltre un settimo di veicoli stradali in meno.
Per le auto la flessione fra il 2024 e l'anno precedente si è rivelata ancora più marcata, pari al 4,1%. In questo campo spicca la contrazione della quota di vetture elettriche sul totale di quelle vendute, che è scesa dal 20,7% al 19,0%, una flessione che si è verificata su larga scala. "Il ramo automobilistico e i media specializzati citano quali possibili cause una gamma al momento ancora limitata di offerte di auto elettriche nel segmento di prezzo più basso e una talora mancante possibilità di ricarica a casa per gli inquilini", afferma l'Ust. Tra le altre ragioni si suppone che ci sia l'estensione della tassa d'importazione automobilistica del 4% alle e-car.
A livello cantonale e prendendo come base di riferimento i dati di dicembre, il Ticino mette a referto la quota più bassa fra le nuove immatricolazioni di auto elettriche, con il 13,4%. La più alta (39,8%) viene registrata a Obvaldo, mentre i Grigioni superano la media nazionale (22,6%), che nel dodicesimo mese dell'anno è stata del 22,1%.