Ticino

Daniele Piccaluga proposto come nuovo coordinatore della Lega

Domenica l’assemblea del movimento deciderà chi prenderà il posto dell’attuale coordinatore ad interim Norman Gobbi. ‘Profondo legame con il territorio’

Daniele Piccaluga
(Ti-Press)
21 gennaio 2025
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È il granconsigliere Daniele Piccaluga la figura proposta come nuovo coordinatore della Lega dei ticinesi. Lo rende noto il movimento stesso attraverso un comunicato stampa. Dopo una decisione condivisa nel gruppo di coordinamento, l’attuale coordinatore ad interim – il consigliere di Stato Norman Gobbi – proporrà Piccaluga nell’assemblea della Lega convocata domenica a Rivera. “Una figura – si legge nella nota – che, per età, esperienza professionale e politica, incarna appieno i valori di libertà, passione, resilienza e dedizione al servizio delle cittadine e dei cittadini ticinesi, valori che sono il cuore pulsante del movimento fondato da Giuliano Bignasca nel 1991”.

Piccaluga, 37 anni, “si distingue per un solido percorso politico e professionale”, evidenzia il comunicato. Attualmente ricopre il ruolo di vicesindaco di Monteceneri e di deputato al Gran Consiglio. Sul piano professionale, dopo aver maturato esperienza come segretario comunale, opera oggi nel settore privato. Stando alla nota, “questa combinazione di competenze a livello comunale e cantonale lo rende una figura capace di comprendere e affrontare con efficacia le dinamiche politiche e amministrative dei Comuni e del Cantone”. Non solo. “Ciò che lo rende davvero unico – viene rimarcato – è il suo profondo legame con il territorio, con la sua identità, le tradizioni e, soprattutto, con la gente. Piccaluga è riconosciuto per la sua vicinanza alle persone, la capacità di ascolto e il pragmatismo nel trovare soluzioni concrete ai problemi”. Come detto, la sua candidatura sarà formalmente presentata e sottoposta a ratifica durante l’assemblea di domenica.

Per il candidato Piccaluga, conclude il comunicato, “ascolto e dialogo con i sostenitori rappresentano pilastri fondamentali per il rilancio della Lega dei ticinesi, che si propone di affrontare con rinnovato slancio le sfide future”.

‘Un anno difficile ma importante’

All'assemblea convocata per domenica a passare le consegne al coordinatore designato della Lega dei ticinesi, il deputato Daniele Piccaluga, sarà il coordinatore ad interim uscente, Norman Gobbi. Un interim durato un anno e mezzo, fatto andare in parallelo alla sua carica di direttore del Dipartimento istituzioni, ma che a colloquio con ‘laRegione’ appena comunicata la decisione di proporre Piccaluga, rivendica: «Non è stato un anno facile per molti motivi, ma era importante dare una stabilizzazione al nostro movimento perché ne avevamo davvero bisogno. Sia per nostri motivi interni, sia per consegnare a chi sarebbe venuto dopo di me una struttura pronta ad andare avanti facendo dell'ascolto e dell'unione delle nostre varie anime una bandiera.

‘Il suo lato conviviale lo aiuterà tanto’

Sarà Piccaluga, quindi. Come si è arrivati a questa proposta? «Piccaluga incarna il prototipo del leghista e del ticinese. È stato un grande sportivo, ama il mondo delle guggen, ama il contatto con la gente... è empatico, simpatico, talvolta rustico in senso buono, e porta quel sorriso in politica di cui ogni tanto c'è davvero bisogno. Oltre alle competenze professionali e tecniche che possiede – continua Gobbi –, il suo lato conviviale e proprio da vero leghista lo aiuterà tanto. Era quel lato conviviale e ironico che contraddistingueva il Nano, ed è bello che questa caratteristica sia portata avanti».

Parlando di competenze, la principale che Gobbi ascrive a Piccaluga è «il saper ascoltare, che è una cosa sempre più importante in politica. Oggi l'ascolto, il capire i problemi della gente, delle persone comuni che tengono unito questo Paese sono fondamentali. Poi non sempre si riesce a fare tutto, ma la politica deve essere l'immagine dell'ascolto dei problemi della gente, che ha bisogno di essere ascoltata. E Piccaluga ne è sicuramente capace».

‘Chi resta arroccato sulle sue posizioni non ottiene nulla’

Dentro e fuori il parlamento? Ne avrà da combattere con presidenti e capigruppo, magari più esperti... «Occorrerà parlarsi, oltreché ascoltarsi – chiosa Gobbi –. Certo... pensare che se ognuno resta con la propria bandierina arroccato sulle proprie posizioni si smuova qualcosa è illusorio. Ognuno porta i suoi ingredienti, ma il piatto deve essere cucinato insieme».

Insomma, ora la Lega avrà a tutti gli effetti un coordinatore e si è data un minimo di struttura. Se si continuerà anche con dei vicecoordinatori lo deciderà l'assemblea di domenica, ma «ognuno con le proprie competenze, chi sulla giustizia, chi sulla sanità, chi sulle finanze contribuirà e aiuterà».

Adesso anche la Lega è diventata un partito che farà il comitato cantonale il giovedì sera? «No», risponde Gobbi prima di una fragorosa e sincera risata. Si vedrà.