Ticino

‘Necessario un regime transitorio per i docenti penalizzati’

Dopo la modifica del Regolamento sulle supplenze lo chiede ‘con urgenza’ il sindacato Vpod al Dipartimento educazione, cultura e sport

In sintesi:
  • Il nuovo Regolamento sulle supplenze scolastiche, in vigore dal 1° gennaio, cancella l’incarico automatico dopo sedici settimane di supplenza
  • ‘Incrinate le aspettative e aumentata la precarietà dei docenti’
‘Una modifica significativamente peggiorativa’
(Keystone)
16 gennaio 2025
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Il nuovo Regolamento sulle supplenze, entrato in vigore lo scorso 1° gennaio, è “significativamente peggiorativo”, avendo eliminato “la trasformazione delle supplenze in incarico a partire dalla diciassettesima settimana”. Lo sostiene il sindacato Vpod che, attraverso una nota, denuncia: “Questa modifica, oltre ad alimentare il precariato dei futuri docenti, ha colpito anche quelli che hanno svolto fino al 31 dicembre 2024 delle supplenze continuate inferiori a diciassette settimane e che sarebbero proseguite all’inizio del 2025, fino al raggiungimento di tale soglia prevista dal precedente Regolamento”. Ragione per cui la Vpod ha “urgentemente richiesto al Decs (il Dipartimento educazione, cultura e sport, ndr) l’introduzione di un regime transitorio per i docenti che avevano svolto delle supplenze continuate fino al termine del 2024”.

Tra le misure di risparmio previste dal governo nel Preventivo 2025

Tra le diverse misure di risparmio previste dal Consiglio di Stato nel Preventivo 2025 – votato dalla maggioranza del Gran Consiglio lo scorso 12 dicembre – vi era, appunto, una modifica del Regolamento sulle supplenze scolastiche che cancella l’incarico automatico dopo sedici settimane di supplenza. Si tratta nello specifico dell’abrogazione del capoverso 2 dell’articolo 6 del Regolamento sulle supplenze dei docenti. Capoverso 2 che, fino a qualche settimana fa, recitava: “Nel caso di supplenze continuate dello stesso docente superiori a sedici settimane, il rapporto d’impiego, a partire dalla diciassettesima settimana, è trasformato dall’autorità di nomina in rapporto di incarico, senza pubblicazione del pubblico concorso. Le prime sedici settimane mantengono forma di supplenza a tutti gli effetti”.

Nel mirino dei tagli previsti del Preventivo 2025, lo ricordiamo, vi erano in ambito scolastico anche la pedagogia speciale e gli insegnanti di educazione musicale, di educazione fisica e sui docenti di appoggio nelle scuole comunali. Entrambe misure di risparmio poi bocciate dall’aula.

‘Incrinate le aspettative e aumentata la precarietà’

Stando alle segnalazioni ricevute, scrive in tal senso la Vpod, “la problematica ha interessato ad esempio vari docenti che avevano svolto nel primo semestre del 2024 ben quattordici settimane continuate di supplenza”. E rimprovera: “Ora, sebbene questi supplenti stessero per conseguire la diciassettesima settimana, a causa del nuovo Regolamento applicabile dal 1° gennaio 2025, non potranno vedersi automaticamente trasformare la supplenza in un incarico”.

Critica, per il sindacato, “la subitaneità della modifica del Regolamento” che “ha incrinato le aspettative di persone che, in base alle normative vigenti alla data dell’assunzione, confidavano in una stabilizzazione del rapporto d’impiego nel semestre successivo e in quest’ottica avevano magari rinunciato ad altri percorsi professionali”. Insomma, rimarca la Vpod, “per questa cerchia, le prospettive lavorative diventeranno quindi particolarmente incerte e precarie”.

‘Garantire la trasformazione in incarico per chi aveva già svolto molte settimane’

Come detto, la Vpod ha dunque intimato al Decs l’introduzione di un regime transitorio per tutelare i docenti penalizzati che avevano svolto delle supplenze continuate fino alla fine del 2024. “Nel concreto – illustra il sindacato nel comunicato – si tratterebbe di garantire la trasformazione in incarico per coloro che, in applicazione del precedente Regolamento, avrebbero raggiunto la soglia delle diciassette settimane nei primi mesi del 2025”.

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