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Altre foto del giudice. Segnalate al pp straordinario e al Cdm

Caso Mauro Ermani, la commissione parlamentare ‘Giustizia e diritti’ decide di trasmettere le immagini, raffiguranti dei bambini, alle competenti autorità

Tribunale penale cantonale nella bufera
(Ti-Press)
16 settembre 2024
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Altre foto spedite dal giudice. E stavolta segnalate al Consiglio della magistratura e al pp straordinario dalla commissione parlamentare ‘Giustizia e diritti’, particolarmente attenta agli sviluppi del cosiddetto caos Tribunale penale cantonale.

Dunque altre foto, tre perlomeno assai discutibili, attinte a Internet e inviate dal presidente del Tribunale penale cantonale Mauro Ermani alla segretaria presunta vittima di mobbing. Gliele ha trasmesse via WhatsApp nel 2020, tre anni prima di quella con i due falli di plastica giganti, una donna seduta in mezzo, e la scritta ‘Ufficio penale’. Queste immagini antecedenti a quella del febbraio 2023 ritraggono bambini. C’è un piccolo che ‘bacia’/‘lecca’ il muso di un maiale. Un altro è invece seduto in un acquario, con immersi gambe e busto, che sembra aspirare l’acqua con un tubicino. Entrambi sono col volto scoperto. In barba, verrebbe da dire, alle convenzioni internazionali sulla protezione dei fanciulli. C’è poi un bimbo che sta rovistando in una dispensa: è ripreso di spalle, con il sederino scoperto, sul quale sono rimasti attaccati biscottini di cereali (sul pavimento c’è la scatola). Apparentemente nulla di pedopornografico. Ma sull’opportunità del gesto, l’invio di quelle immagini da parte di un giudice, ci sarebbe parecchio da discutere. Fatto sta che la ‘Giustizia e diritti’, entrata in possesso delle foto, ha deciso di segnalarle al Consiglio della magistratura e al procuratore straordinario Franco Passini.

Una doppia segnalazione decisa stamattina dalla commissione presieduta dal deputato del Centro Fiorenzo Dadò. Una, come scritto, all’autorità chiamata a vigilare sul corretto funzionamento dell’apparato giudiziario cantonale, con poteri disciplinari su giudici e procuratori pubblici, e una al magistrato grigionese designato dal Consiglio di Stato per trattare la denuncia sporta dai giudici del Tribunale penale Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti nei confronti dei colleghi Ermani, il vice di quest’ultimo Marco Villa e Amos Pagnamenta, per reati contro l’onore e pornografia, in relazione al contenuto di una controsegnalazione dei tre al Consiglio della magistratura sulla questione del mobbing che sarebbe stato praticato ai danni della segretaria da una collega della cancelleria del Tpc.

Passini una decisione l’ha già presa, ritenendo, con l’emanazione di un decreto di non luogo a procedere, che l’immagine dei due falli giganti non configuri il reato di pornografia. Ora sotto la lente del pp straordinario e del Cdm ci sono altre foto, trasmesse da Ermani alla segretaria in occasione del tre anni del figlio della donna. Ci domandiamo: perché quelle tre foto non ritraggono bambini che giocano a pallone, corrono o raccolgono fiori? Perché proprio quelle immagini?

Immagini allegate a “una missiva priva di mittente”, spiega la commissione parlamentare in una nota, ricevuta dal suo presidente e che quest’ultimo ha sottoposto ai colleghi della ‘Giustizia e diritti’ nella riunione di stamattina. La commissione “ha quindi proceduto a segnalare e trasmettere il materiale così ricevuto al Consiglio della magistratura e al Dr. iur. Franco Passini, attuale procuratore straordinario nominato dal Consiglio di Stato, per le verifiche del caso”.

Dadò: ‘Oscene ed è inaccettabile che girino nelle chat’

Spiega il presidente della ‘Giustizia e diritti’ Fiorenzo Dadò, nei corridoi di Palazzo delle Orsoline durante la seduta di Gran Consiglio: «Bisogna appurare che queste foto siano state realmente foto che il giudice Ermani ha inviato a questa segretaria, per cui andranno fatte tutte le verifiche del caso». Ciò detto, attacca Dadò, «resta il fatto che sono foto oscene, e che è inaccettabile girino in rete, nelle chat, sui social. Sono foto che segnano il totale disprezzo dei bambini e dell'infanzia, è tutto il contrario di quello che bisognerebbe dimostrare. I bambini non sono oggetti da circo né di scherno o ridicolizzazione». Quindi, «la commissione ha preso atto delle foto ed è rimasta esterrefatta». La ‘Giustizia e diritti’ ora, «in virtù di quanto prevede la legge deve segnalare a chi di dovere, quindi abbiamo segnalato al Consiglio della magistratura e al procuratore straordinario Franco Passini. È una segnalazione, non una denuncia, le indagini toccheranno a loro». Ma questo è l'occhio del giurista, l'occhio del politico? «Un occhio, ripeto, di sdegno totale. Sono inaccettabili. Chiunque abbia divulgato queste foto è una persona che ha qualche problema».

Maderni: sono semplicemente sconcertata

Anche la granconsigliera del Plr, e commissaria nella ‘Giustizia e diritti’, Cristina Maderni è «sconcertata». A ‘laRegione’ spiega infatti che «stamattina come commissione abbiamo avuto modo di vedere queste fotografie, e non posso che ribadire la mia indignazione al fatto che un adulto o un'adulta, chiunque sia qualsiasi sia il suo ruolo, utilizzi questo tipi di fotografie e le invii pubblicamente a terzi. Questo in generale, da condannare comunque indipendentemente da chi le abbia mandate». Ancor di più, continua Maderni, «se verrà accertato da chi di dovere che arrivano da persone che ricoprono un ruolo importante, in fondo anche di riferimento per il Cantone perché sono il Terzo potere e noi dobbiamo avere piena fiducia in coloro che giudicano. Da cui ci aspettiamo che non solo conoscano le leggi, ma che abbiano anche atteggiamenti consoni ed etici rispetto al loro ruolo».

Quadranti: ‘Sempre più inopportuno che Ermani resti nel pieno delle sue funzioni’

«Abbiamo agito in base all’articolo 55 della Legge sul Gran Consiglio, che obbliga i deputati a segnalare reati e sospetti di reato perseguibili d’ufficio del quali vengono a conoscenza nell’esercizio della loro funzione, abbiamo quindi trasmesso il tutto alle autorità competenti senza prendere posizione nel merito», indica a sua volta il liberale radicale Matteo Quadranti. «Detto questo – prosegue il parlamentare liberale radicale e avvocato –, la situazione in seno al Tribunale penale cantonale è sempre più preoccupante. E i cittadini sempre più disorientati, con conseguente calo della fiducia nelle istituzioni. Così come sembra sempre più inopportuno – rincara Quadranti – che il presidente (Mauro Ermani, ndr.) resti perlomeno nel pieno delle sue funzioni. Nell’attesa che quanto sta accadendo in generale al Tpc sia chiarito, cosa che mi auguro avvenga in tempi celeri, sarebbe auspicabile la designazione da parte del plenum del Tribunale d’appello, di cui il Tribunale penale cantonale fa parte, di un magistrato che si occupi degli aspetti amministrativi del Tpc e della distribuzione degli incarti».

Lepori: sono lesive della dignità dei bambini

Per la granconsigliera socialista Daria Lepori, anche lei della commissione ‘Giustizia e diritti’, di cui è stata pure coordinatrice, «quelle foto sono sicuramente lesive della dignità dei bambini. Questo è inaccettabile. È inammissibile». Aggiunge la seconda vicepresidente del parlamento cantonale: «Come cittadina e come politica, non riesco proprio né a intravedere né a concepire situazioni che possano giustificare l’invio, comunque altamente inopportuno, di immagini del genere. Che possano giustificarne una condivisione. E ciò indipendentemente dalla reazione, sdegnata o meno, di chi le riceve».

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