Ticino

Reati contro il patrimonio in Ticino nel 2023, le cifre

In netto aumento i furti con scasso e senza scasso, così come i taccheggi. Resta alto il numero di truffe telefoniche attuate o tentate a danno di anziani

Immagine di archivio
(Ti-Press)
26 marzo 2024
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Nella conferenza stampa di presentazione del bilancio dell'attività della Polizia cantonale nel 2023 di ieri, 25 marzo, è emerso che nel corso dello scorso anno in Ticino si è avuto un aumento sensibile del numero dei furti, con o senza scasso. Le cifre, dopo la flessione nel periodo pandemico dovuta anche alle limitazioni della mobilità delle persone, sono tornate vicine a quelle del 2019, con 1'190 casi contro i 781 del 2022, verificatisi soprattutto in abitazioni, esercizi pubblici e negozi.

In data odierna la Sezione dei reati contro il patrimonio (Srcp) della Polizia cantonale fornisce ulteriori cifre e dettagli al riguardo. Circa i furti nelle abitazioni, una parte considerevole delle inchieste compiute è legata a fenomeni di criminalità itinerante. Le persone arrestate o identificate sono state 39, provenienti perlopiù dall'Italia e coinvolte in oltre 80 casi. Tra queste, si segnala una banda di cittadine rom provenienti da oltreconfine che colpiva in particolare appartamenti. Prive di documenti, queste persone si dichiaravano minorenni, ma gli accertamenti d’indagine hanno poi dimostrato che buona parte di loro era maggiorenne.

Sono invece dieci, in tutto, a livello nazionale, casi di furto con scasso ai danni di gioiellerie e negozi di telefoni cellulari situati all’interno dei centri commerciali, compiuti di notte con sfondamento o forzatura delle porte a vetri e delle vetrine dei negozi. Ad inizio 2024, dopo un furto in un grande magazzino a Sant’Antonino, tre persone sono state arrestate, tra le quali il presunto capobanda, e tutti i casi che hanno toccato il nostro territorio sono stati chiariti.

Per quanto riguarda i furti senza scasso sono più che raddoppiati i taccheggi, passati da 98 casi nel 2022 a 201 nel 2023 (a fronte di 154 nel 2019, anno prepandemico), mentre restano stabili gli scippi, con un lieve aumento da 17 casi a 18. Un’indagine ha riguardato una banda di taccheggiatori e taccheggiatrici proveniente dalla Romania, che si è resa protagonista di una serie di furti senza scasso in tutto il territorio nazionale, concentrando la propria attenzione sugli attrezzi da lavoro (trapani, avvitatori, taglierine ecc.), oltre a profumi e bottiglie di liquori pregiati.

Da segnalare, in questo senso, anche una serie di furti senza scasso ai danni di furgoni portavalori che ha coinvolto anche il centro di Lugano: a operare, una banda di cittadini sudamericani attivi in tutta Europa (in particolare in Francia e in Germania), i cui autori sono stati identificati e arrestati in diversi Paesi europei.

In crescita anche i furti, nei veicoli, con scasso o senza, passati rispettivamente da 116 a 246 (erano stati 223 nel 2019) e da 289 a 542 (151 nel 2019), così come sono aumentati i furti dei veicoli stessi, saliti da 859 a 1'042 (663 nel 2019). Un'inchiesta in particolare ha coinvolto quattro richiedenti l’asilo di origine nordafricana, autori di un numero considerevole di furti nelle autovetture e che in una sola notte erano riusciti a svaligiare oltre dieci veicoli in un comune del Sopraceneri.

Molto "in voga", sia per i ladri "locali" che per quelli provenienti dall'estero, anche i furti di biciclette, in tutto 453 nel 2022 a fronte dei 263 del 2022, e di e-bike (420 nel 2023 contro i 222 del 2022). Due indagini hanno visto il coinvolgimento di gruppi di autori richiedenti l'asilo di origine nordafricana che hanno commesso una serie di furti di biciclette di alta gamma ed elettriche. L'indagine ha portato all'identificazione e all'arresto di tutti gli autori, e al recupero solo di parte della refurtiva.

Non si sono fermate, e anzi hanno avuto una forte recrudescenza, le truffe telefoniche, in particolare quella, ben nota in Ticino del "falso nipote" e in generale compiute tramite "telefonate shock" per estorcere denaro, soprattutto a persone anziane, per aiutare parenti che, viene detto alle vittime, si trovano in difficoltà finanziarie per un incidente o un ricovero in ospedale, mai avvenuti.

Sono state 46 le truffe consumate, per un danno complessivo di oltre 2'000'000 di franchi, alle quali vanno sommati i numerosi tentativi segnalati che si attestano a oltre 1'300. Al riguardo, si è agito in modo importante sulla prevenzione, sia in Ticino con una trentina di conferenze pubbliche in diverse località del cantone rivolte in particolare alle persone anziane, sia a livello nazionale con il lancio, nel mese di settembre, della campagna "Niente panico! Riappendete subito". Azioni che hanno portato la popolazione a segnalare maggiormente situazioni anomale aiutando così le forze dell'ordine a mettere in campo misure e forze giungendo a numerosi arresti. Le attività investigative hanno permesso, a fine dicembre, di trarre in arresto 12 persone (6 uomini e 6 donne), di cui 10 in Ticino e 2 all’estero. Inoltre, grazie alla proficua collaborazione istituzionale internazionale, in Polonia è stato possibile eseguire un arresto congiunto di un esponente di spicco di un’organizzazione dedita a queste specifiche attività criminali.

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