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Per il Gruppo Cornèr nel 2023 ‘buona crescita’

Il 16% in più di ricavi, arrivati a 506 milioni di franchi, e un utile in crescita del 41% che sfiora i 75 milioni di franchi. Il 2023 per il Gruppo Cornèr è stato un anno, definito dalla banca, “di buona crescita”. Nel comunicato diffuso alla stampa dall’istituto si sottolinea come, “a fronte di un assetto geopolitico ed economico incerto, la politica prudenziale del Gruppo Cornèr, unita a una condotta da sempre orientata al pragmatismo, si sono rivelate ancora una volta qualità vincenti”.

I risultati conseguiti permettono alla banca, infatti, “di rafforzare ulteriormente la propria solidità patrimoniale con i fondi propri che passano da 1,076 miliardi a 1,155 miliardi di franchi, rappresentando tuttora il triplo di quanto prescritto dalla legge”. La somma di bilancio “sfiora gli 8 miliardi, in diminuzione del 12,4%”.

Questo risultato “deriva dal ritrovato interesse della clientela a investire i propri depositi e dal minor utilizzo da parte dei clienti delle linee di credito concesse. La liquidità del Gruppo prevalentemente in deposito presso la Banca nazionale svizzera si fissa a fine anno a circa 1,5 miliardi di franchi”. Forte di questi indici patrimoniali, “anche quest’anno la Banca si è affacciata sul mercato dei capitali emettendo un senior bond di 150 milioni di franchi, cui è seguita un’ulteriore emissione di un covered bond di 100 milioni di franchi, con un rating di Aaa da Fitch”. Alla fine del 2023, il Gruppo Cornèr occupava 1’099 collaboratori a tempo pieno, di cui 960 in Ticino, 115 nel resto della Svizzera e 24 all’estero. Il totale dei dipendenti è aumentato di 42 unità al netto della riduzione di 96 “riconducibile alla cessione di management locale dell’affiliata slovena Dinit”.