Ticino

‘Riduzioni di personale in Ticino non possono essere escluse’

I tagli annunciati da Migros potrebbero toccare anche il nostro cantone. ‘Ma è prematuro parlarne. La vicinanza all'Italia porta maggiori difficoltà’

Non si sa ancora quando verranno implementate le misure
(Ti-Press)
2 febbraio 2024
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Migros vuole vendere alcune sue filiali. Tra queste: Hotelplan, Melectronics e SportX. La decisione comporterà fino a 1’500 posti di lavoro in meno, soprattutto nella logistica e nei servizi. «Riduzioni di personale in Ticino al momento non possono essere escluse, ma è del tutto prematuro parlarne. Non si tratta di oggi o di domani», afferma Luca Corti, responsabile del servizio comunicazione e cultura di Migros Ticino. In ogni caso, rassicura Corti, «pur avendo meno personale rispetto alla Svizzera interna e alla Romandia, siamo un’azienda responsabile e per quanto possibile cercheremo di proporre una soluzione valida ai pochi colleghi potenzialmente toccati dalle misure». Migros afferma inoltre che le contrattazioni per cedere le filiali sono già a un livello avanzato. «Siamo quindi fiduciosi di poter trovare delle valide soluzioni nell’interesse di tutti».

‘La novità sul tax free preoccupa’

La direzione nazionale del gigante della distribuzione ha spiegato che uno dei motivi principali della decisione è la crescente concorrenza delle vendite online. In Ticino c’è poi il discorso legato al turismo degli acquisti in Italia. «È chiaro che da noi il trend dell’online, ma soprattutto la vicinanza alla frontiera con conseguenti importanti acquisti all’estero, hanno messo ancor più in difficoltà i mercati specializzati fisici rispetto ad altre regioni svizzere. E non solo quelli di Migros». Senza dimenticare che dall’inizio di questo mese il governo italiano ha più che dimezzato l’importo minimo – da 155 a 70 euro – dopo il quale è possibile chiedere il rimborso dell’Iva, l’imposta sul valore aggiunto, per gli acquisti fatti in Italia da cittadini non appartenenti all’Unione europea. «Chiaramente franchigie e soglie tax free hanno un peso specifico e determinate dinamiche sono preoccupanti», sostiene il responsabile del servizio comunicazione e cultura di Migros Ticino. Che però rilancia: «La nostra cooperativa è sempre attenta ai bisogni della popolazione locale e qualora si presentino delle opportunità per soddisfarli si muoverà di conseguenza, sia con i formati attuali sia idealmente proponendo sul territorio in futuro nuovi formati del Gruppo Migros non ancora presenti alle nostre latitudini». Alcune novità, ci spiega Corti, sono già in arrivo, «nel 2024 apriremo un nuovo supermercato a Bellinzona Nord, la filiale del Serfontana ripartirà a pieno regime dopo la ristrutturazione e nel 2025 aprirà i battenti anche un nuovo punto di vendita a Bioggio. Abbiamo dunque sempre la necessità – sottolinea il responsabile – di reimpiegare o reclutare personale competente e formato».

‘Chi lavora la domenica apprezza la possibilità di avere libero in settimana’

Personale chiamato a lavorare anche la domenica. Migros è stata infatti tra le prime grandi catene di distribuzione a sfruttare la possibilità, decisa dal popolo alle urne lo scorso giugno, che ha concesso maggiori margini di apertura nei giorni festivi per i negozi. «Ovviamente rispettiamo tutte le normative di legge vigenti e il contratto collettivo nazionale di lavoro, che ben regolamenta l’impiego domenicale – premette Corti –. Il personale si è dimostrato da subito aperto e collaborativo: chi si propone per il lavoro domenicale, apprezza solitamente la possibilità di avere dei giorni liberi in settimana. Attualmente non si è reso necessario appoggiarsi su collaboratori esterni, ma se dovessero moltiplicarsi le aperture e i turni di lavoro, non sarebbe esclusa l’assunzione di nuovo personale per rafforzare i team di vendita delle filiali coinvolte». Migros Ticino afferma anche che i riscontri da parte di clienti e turisti sono molto positivi. «Vengono fatte regolarmente delle valutazioni per comprendere se il modello può essere replicato, in quali periodi dell’anno e per quali località».

Otto miliardi di investimenti in cinque anni

Non ci sono però solo tagli e riduzioni nelle misure presentate da Migros per i prossimi anni, la cui data di implementazione non è ancora stata stabilita. È infatti in cantiere un programma di investimenti che prevede una somma di oltre 8 miliardi di franchi, disponibili nei prossimi cinque anni. I fondi saranno destinati tra le altre cose ai supermercati, all'introduzione di un nuovo concetto per la controllata Denner e all'espansione dell'attività su Internet. Migros intende concentrare le proprie attività sul commercio al dettaglio, i servizi finanziari e la sanità. Resta quindi da vedere cosa succederà alle altre filiali specializzate: Bike World, Do it + Garden, Micasa e Obi. “Anche queste saranno infatti oggetto di un esame approfondito”, fa sapere Migros.

Landi (Unia): ‘Non c'è stata possibilità di dialogo’

Tagli e ridimensionamenti che preoccupano chi rappresenta i lavoratori. «La voce circolava da mesi. Come sindacato abbiamo più volte chiesto a livello nazionale di poter avere un incontro con i vertici dell'azienda. Senza però mai trovare grande disponibilità», afferma Chiara Landi, responsabile del settore terziario di Unia per il Ticino. «Le uniche informazioni che abbiamo al momento arrivano dai lavoratori. Ora faremo un’indagine per capire chi sarà toccato dalle misure e in che modo».

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