Ticino

La difficile ricerca di un alloggio degli studenti ticinesi

Affitti in rialzo e rinnovamento degli immobili i problemi maggiori. L’Associazione: ‘Alcuni quartieri dopo la ristrutturazione diventano fuori mercato’

Affitti al rialzo nel 2024
(Ti-Press)
14 agosto 2023
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I prezzi degli affitti sono in aumento. Da dicembre dello scorso anno – afferma uno studio del portale Homegate – le pigioni di case e appartamenti disponibili sul mercato hanno subito un rialzo medio dell’1,8%. Ma il peggio potrebbe arrivare nei prossimi mesi. Secondo un’analisi di Raiffeisen, nel 2024 le pigioni saliranno mediamente dell’8%. Un problema per le famiglie, ma anche per i giovani ticinesi che si recano in Svizzera interna per studiare e sono alla ricerca di un alloggio. «Dati concreti non ne abbiamo, ma la sensazione è che ci sia un certo ‘fermento’ tra gli studenti nella ricerca di stanze e appartamenti», spiega Martina Blajic, presidente dell’Associazione studenti ticinesi a Zurigo (Astaz). «Basta vedere la quantità di nuovi annunci in rete: decine ogni giorno. È normale visto il periodo di pausa semestrale e l’inizio di un nuovo anno scolastico alle porte. Ma – aggiunge Blajic – l’impressione è che rispetto a qualche anno fa il numero di giovani che cerca una sistemazione sia maggiore». D’altra parte, spiega la presidente dell’Astaz, è in aumento anche il numero di ticinesi che si trasferisce a Zurigo per gli studi. E che spesso ci resta. «Le attività dell’associazione sono frequentate da un numero di persone maggiore rispetto al passato. È normale visto che ci sono più immatricolazioni dal Sud delle Alpi».

‘Meglio il passaparola che andare dalle agenzie’

Luglio e agosto, come detto, sono mesi ‘caldi’ per la ricerca di una sistemazione tra gli studenti. «Come associazione riceviamo diversi messaggi con richieste di informazioni, specialmente da chi è all’inizio del suo percorso di studi», afferma Bajic. «Il consiglio è di rivolgersi alle proprie conoscenze e di passare attraverso altri studenti, anche sui social. Rivolgersi direttamente a un’agenzia immobiliare è invece un po’ l’ultima spiaggia, anche perché trovare tramite loro offerte vantaggiose e che rispondano alle esigenze di uno studente non è sempre facile».

‘Il palazzo viene ristrutturato e diventa fuori mercato per gli studenti’

C’è poi un altro aspetto che mette in difficoltà i giovani alla ricerca di una sistemazione, specialmente nelle grandi città come Zurigo: il rinnovamento del parco immobiliare. «È sicuramente positivo che gli stabili vengano ristrutturati e ammodernati, con tutti i vantaggi che ci sono anche a livello di consumi energetici», premette la presidente dell’Astaz. «Per gli studenti è però una lama a doppio taglio. Dopo la ristrutturazione lo stesso appartamento viene messo sul mercato con una affitto decisamente maggiore, inaccessibile per uno studente». E la questione non riguarda solo chi è a caccia di un alloggio, ma anche gli studenti che sono oltre Gottardo da anni. «Sentiamo di sempre più studenti che ricevono la disdetta, anche con un ampio preavviso, perché il loro palazzo verrà ristrutturato. Una volta terminati i lavori però difficilmente potranno tornare a vivere dove erano prima», afferma Bajic. Che fare quindi? «La soluzione è semplice: spostarsi sempre più fuori città, una soluzione che però ha tutta una serie di svantaggi».

Nel 2024 le pigioni aumenteranno dell’8%

A preoccupare gli inquilini, come detto, sono le prospettive per il prossimo anno. Il 2024 si annuncia infatti molto difficile per i locatari: è atteso un nuovo sensibile aumento degli affitti nella prima parte dell’anno, a cui potrà poi seguire un ulteriore ritocco in autunno. È quanto emerge da un’analisi di Raiffeisen, che vede le pigioni salire dell’8% sull’arco dell’anno. Il tasso di riferimento dovrebbe aumentare all’1,75%: di conseguenza, per la maggioranza dei locatari svizzeri si prospetta un ulteriore incremento delle pigioni al primo aprile del prossimo anno. Ed è già prevedibile addirittura un terzo rialzo entro la fine del prossimo anno.

Ma le discussioni sono già iniziate. Come riporta sempre lo studio dell’istituto bancario, attualmente gli uffici di conciliazione per questioni relative agli affitti sono sommersi da ricorsi contro gli aumenti dei canoni di locazione: e la tempesta non passerà presto visto che, dopo il primo aumento del tasso d’interesse di riferimento ipotecario al primo giugno 2023, già si intravede il prossimo all’orizzonte.

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