Ticino

‘Il giornale doveva oscurare ogni riferimento a quella persona’

Il Consiglio della stampa accoglie reclamo contro ‘La Regione’. Riconosce però alla testata di essersi attivata con sollecitudine per rimediare all'errore

La presa di posizione del Consiglio della stampa
11 agosto 2023
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“È senz’altro comprensibile e legittimo che ‘La Regione’, in occasione del suo trentennale, non volesse rinunciare a pubblicare la prima pagina del suo primo numero. Date le circostanze, la redazione del giornale avrebbe però dovuto oscurare ogni riferimento suscettibile di identificare colui che, su quella prima pagina, fu allora chiamato in causa a torto ed associato a un grave fatto di sangue”. Per questo la nostra testata ha violato la ‘Dichiarazione dei doveri e dei diritti del giornalista’. Lo ha stabilito il Consiglio svizzero della stampa, accogliendo il reclamo presentato dall’ex patrocinatore legale della persona il cui nome figurava, per un nostro errore, nella riproduzione della prima del numero 1 nell’ultima pagina dell’edizione del 14 settembre 2022, in occasione appunto dei trent’anni del giornale. Al fatto di sangue la persona, contrariamente a quanto riferimmo nel primo numero, è stata sempre estranea. Circostanza da noi ribadita nell’edizione dello scorso 16 settembre, due giorni dopo quindi la riproduzione della prima pagina del primo numero. “Alla direzione e alla redazione de ‘La Regione’ va comunque dato atto di essersi attivate con la massima sollecitudine per porre rimedio in modo efficace all’errore commesso – scrive il Consiglio della stampa nella sua recente presa di posizione –. Il tutto a soddisfazione del diretto interessato, il quale non ha ritenuto da parte sua di presentare reclamo”.

Lo ha invece inoltrato il suo ex patrocinatore legale, a titolo personale e nonostante avesse concordato con la testata l'articolo di rettifica apparso il 16 settembre 2022. Ex patrocinatore legale che, annota il Consiglio della stampa, “come chiunque altro, è senz’altro legittimato a promuovere il reclamo”. Ciò premesso ed esprimendosi su quanto sollevato da ‘La Regione’ tramite il proprio legale, il Consiglio svizzero della stampa aggiunge: “I rimproveri che, comprensibilmente, possono essere mossi” all’autore del reclamo “sul piano della deontologia professionale in ordine al suo pregresso ruolo di rappresentante legale” della persona interessata “nel contesto di questa medesima vicenda sfuggono alla competenza di questo Consiglio”.

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