Ticino

Scout: ‘Malgrado la sfortuna, esperienza indimenticabile’

Fra grande afa e un tifone, protagonisti pure di un incidente stradale, eppure la delegazione svizzera sta vivendo un momento arricchente e unico

Il pullman
(Pompieri Suncheon)
9 agosto 2023
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Temperature estreme, con punte di 35 gradi, la minaccia di un tifone tropicale poi ci voleva anche l'incidente stradale. Sarà certo ricordato, in parte, per i suoi risvolti poco fortunati il 25° World Scout Jamboree, ospitato in questi giorni dalla Corea del Sud. Tema dell’happening ‘Disegna i tuoi sogni’. Purtroppo, per tante ‘giovani marmotte’ ticinesi, ha rischiato però di trasformarsi in un vero e proprio incubo.

Sul pullman (era mezzogiorno sul posto, le cinque del mattino in Svizzera) che avrebbe dovuto evacuare mercoledì a Seul, per il maltempo in arrivo, una quarantina fra i 1'430 presenti in Asia orientale, fra scout svizzeri e accompagnatori, non si trovava però nessuna di loro. Uno scontro che fortunatamente non ha avuto peraltro un esito grave. Sono state, infatti, ferite leggere quelle riportate da dieci volontari dell'evento mondiale, anche se hanno dovuto essere ricoverati per accertamenti in ospedale, da dove sono poi stati dimessi in giornata.

Dopo il caldo torrido l'allarme piogge e vento

Secondo i servizi meteo coreani, dopo l'afa insopportabile, l'atteso uragano pare porterà violenti venti e forti piogge. Da qui la necessità dell'evacuazione. Per l'incontro internazionale, che si tiene ogni quattro anni, sono giunte oltre 43’000 persone da 160 nazioni diverse. Un momento storico per i ‘fazzoletti’ di tutto il mondo, che però ha portato, date le condizioni climatiche avverse, in migliaia, fra le diverse delegazioni, a tornare a casa in anticipo, anche per alcune carenze organizzative.

«Nostro figlio – ci fa sapere il papà di un 15enne partito dal Mendrisiotto – ha deciso di vivere questa esperienza già due anni fa, quando sono state attivate le iscrizioni. Era poco più che adolescente ed è stato bello vederlo così coinvolto e desideroso di partire mano a mano l'appuntamento si avvicinava. Anche in questi ultimi giorni lo abbiamo sempre sentito contento ed entusiasta, soprattutto per gli scambi avuti con gli altri giovani presenti da ogni dove. Anzi, proprio per questa necessità di spostamento da un campus all'altro, si sono un po' persi di vista fra quanti avevano stretto già una bella intesa e ciò ha molto rattristato mio figlio e i suoi amici».

La delegazione svizzera e la partenza ‘intelligente’

A questa, ma a tante altre famiglie ticinesi, preme infatti evidenziare al nostro giornale, soprattutto, l'aspetto positivo di questo lungo viaggio: fra Bellinzona e la capitale coreana ci sono ben 8’833 chilometri. Un volo di oltre undici ore e due continenti da attraversare: «Certo, per il caldo, hanno faticato a dormire, anche se nelle ultime due notti il clima si è rinfrescato – ha aggiunto il genitore – ma le attività sono sempre riusciti, generalmente, a portarle a termine. Del resto, la delegazione svizzera era partita verso la Corea ben prima dell'inizio ufficiale così da permettere ai ragazzi di acclimatarsi, una decisione intelligente che ha permesso a tutti partecipanti di essere pronti e di non essere sopraffatti dalla colonnina di mercurio. Sicuramente, il caldo prima e l'allarme tifone poi hanno rovinato la festa, ma in loro resterà certamente un ottimo ricordo per quello che è oggi, comunque, un momento fra i più arricchenti e unici per tanti giovani, non solo ticinesi, ma di tutto il pianeta».

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