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La nuova banca dati che mette in difficoltà le società sportive

Da dicembre è in funzione il nuovo sistema per annunciare le presenze dei ragazzi e ottenere i sussidi federali. Ma le operazioni sono complesse

Oltre il 50% degli incarti che arrivano all’Ufficio cantonale dello sport presenta delle irregolarità
(Ti-Press)
27 luglio 2023
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I contributi Gioventù e Sport (G+S) sono un’entrata fondamentale per le casse delle società sportive svizzere, che però sono preoccupate. Calcolati sul numero di ragazzi tesserati e sulla quantità di attività alle quali prendono parte, questi sussidi federali – il fondo a livello nazionale è di 80 milioni di franchi – permettono ai vari club di ricevere aiuti consistenti. Anche nell’ordine delle migliaia di franchi per ogni squadra. «Per ottenerli ogni società deve inserire i propri numeri all’interno della banca dati nazionale», spiega Patrick Bignasca, responsabile del settore Gioventù e Sport del Dipartimento educazione, cultura e sport (Decs). Proprio questa operazione, come detto, negli ultimi mesi ha messo in seria difficoltà diversi club. Il motivo? Dal 1° dicembre 2022 la Confederazione ha messo in funzione la nuova banca dati nazionale, una tra le più grandi in Svizzera, che registra le attività sportive di circa un milione di giovani. La vecchia versione presentava infatti delle fragilità anche dal punto di vista della protezione dei dati. «I problemi ci sono stati soprattutto all’inizio, come sempre accade quando parte un nuovo sistema informatico, ora la situazione sta migliorando – afferma Bignasca, che con il suo ufficio si occupa delle offerte Gioventù e Sport in Ticino –. Siamo attualmente nella fase in cui molte società inviano tramite la nuova banca dati il resoconto delle attività svolte. Il nostro ufficio, dopo un primo controllo, se non riscontra errori o irregolarità le inoltra all’Ufficio federale dello sport che dopo un’ulteriore verifica eroga i sussidi alle società sportive. Attualmente oltre il 50% degli incarti che arrivano al nostro ufficio presenta delle irregolarità».

‘Il problema? Ragazzi annunciati due volte’

«I problemi – prosegue Bignasca – spesso riguardano i giovani che sono attivi in più società sportive. Le società devono ora essere molto rigorose nell’annunciare le presenze dei ragazzi. Per intenderci: se un giovane viene inserito in una determinata fascia oraria come partecipante all’allenamento da due club diversi, il sistema lo rileva automaticamente e segnala l’errore. Con la vecchia banca dati i controlli venivano fatti a campione e manualmente. C’è stato quindi un miglioramento per velocizzare e rendere più efficaci i controlli sulle sovrapposizioni». Non sono quindi mancati casi di società che si sono viste negare i contributi per un tesserato, perché registrato presente a due allenamenti di società diverse nello stesso giorno e nella stessa fascia oraria. «Cerchiamo di aiutare il più possibile i club, perché sappiamo che le difficoltà sono date dal sistema e si tratta di associazioni basate spesso sul volontariato. Ciò non toglie che bisogna fare le cose in ordine. Le decisioni, in ogni caso, arrivano dall’Ufficio federale dello sport di Macolin. Se durante i controlli trovano una richiesta con delle sovrapposizioni potrebbero anche decidere di aprire un’inchiesta». In ogni caso, aggiunge Bignasca, «tutti adesso cominciano a ricevere i contributi e questa è la cosa più importante, perché si tratta di aiuti fondamentali per i club».

‘All’inizio anche registrare l’account era un’operazione difficile’

Le difficoltà, come detto, sono date dal nuovo sistema di registrazione alla banca dati. «All’inizio ci sono stati diversi problemi, che anche noi come Ufficio dello sport cantonale abbiamo segnalato all’Ufficio federale. Addirittura a un certo punto alcuni cantoni, tra i quali il Ticino, avevano chiesto di tornare al vecchio regime. Per capirci: anche registrare il proprio account nella nuova banca dati era un’operazione davvero complessa», afferma Bignasca. «Con il passare dei mesi la situazione è però migliorata. A livello intercantonale c’è una riunione settimanale in cui i responsabili del progetto a livello federale spiegano la situazione, le migliorie e i problemi rilevati. Nei prossimi mesi verranno fatti ancora degli aggiornamenti per facilitare le operazioni». In ogni caso, precisa il responsabile del settore Gioventù e Sport del Decs, «cerchiamo di andare incontro agli utenti, specialmente in questa fase. Abbiamo creato dei corsi per spiegare come utilizzare al meglio il nuovo sistema e l’Ufficio federale dello sport ha messo a disposizione dei coach G+S, ovvero le figure che all’interno delle società sono incaricate di svolgere questo compito, delle presentazioni che illustrano nel dettaglio tutti i passaggi e le varie funzioni a disposizione».

Alle società ticinesi ogni anno circa 4 milioni di franchi

La banca dati di Gioventù e Sport, come detto, gestisce le attività di circa 1 milione di giovani sportivi attivi in molte discipline. 85 quelle riconosciute al momento. «In Ticino sono circa 30mila i ragazzi e le ragazze attivi». E a livello di sussidi? «La banca dati gestisce in totale cento milioni di franchi – risponde Bignasca –. Ottanta di questi sono destinati alle società, mentre gli altri venti all’organizzazione dei corsi per allenatori e monitori. In Ticino arrivano circa quattro milioni e mezzo. Cifre importanti per sviluppare lo sport nel nostro cantone».

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