Ticino

Il Ticino non segue la Svizzera sul minor aumento tariffale

Trasporti pubblici, l'Abbonamento generale per il Paese salirà del 3,5% anziché del 5,7%. A Sud delle Alpi invece si conferma: Arcobaleno annuale a +9-10%

(Ti-Press)
6 luglio 2023
|

Di passi indietro sulla portata dell’aumento delle tariffe – che da metà dicembre toccherà gli utenti del trasporto pubblico – in Ticino non ne vengono fatti. A dichiararlo a ‘laRegione’ è la presidente della comunità tariffale arcobaleno Roberta Cattaneo contattata per una reazione alla notizia secondo cui l’abbonamento generale (Ag) per la Svizzera salirà di prezzo meno del previsto. Il Sorvegliante dei prezzi e Alliance Swisspass hanno infatti concordato un incremento dell’Ag per fine 2023 del 3,5% anziché del 5,7%, percentuale annunciata in un primo momento. Concretamente l’Ag di seconda classe costerà 3’995 franchi invece dei 4’080 previsti. Sotto i 25 anni il prezzo sarà di 3’495 franchi al posto di 3’580. In totale il “risparmio” per i viaggiatori – rispetto a quanto inizialmente prospettato – ammonta a 12 milioni di franchi.

‘Valutazioni fatte sulla base dei prezzi troppo bassi applicati in Ticino’

In Ticino per contro si intende dunque rimanere sulle cifre annunciate a inizio giugno, ovvero un aumento tra il 9 e il 10% per gli abbonamenti annuali e tra l’8 e il 9% dei biglietti. «Questi numeri sono frutto di valutazioni fatte sulla base dei prezzi applicati all’interno della nostra comunità tariffale che rispetto alle altre della Svizzera si attestano tra i livelli più bassi» evidenzia Cattaneo, ricordando che si tratta del primo adeguamento dal 2016. Adeguamento ritenuto assolutamente necessario: «Basta considerare che solo per quanto riguarda il rincaro registrato in questi ultimi sette anni arriviamo a un più +7%».

Inoltre, aggiunge Cattaneo, quella di un significativo aumento «è anche una precisa richiesta fattaci dall’Ufficio federale dei trasporti (Uft)». Il finanziamento del trasporto pubblico regionale in Ticino, ricorda la presidente della comunità tariffale Arcobaleno, è coperto per un terzo dalla Confederazione, per un terzo dal Cantone e dai Comuni, e per il restante terzo dagli utenti: «È importante che questa solidarietà venga mantenuta, ma proprio per il fatto che da noi sono applicati prezzi così bassi per gli utenti, l’Uft ritiene si sia creata una situazione iniqua a livello di chiave di riparto mentre la Confederazione non è più disposta a versare una percentuale così alta per il Ticino. Non dobbiamo poi dimenticare l’aumento importante dell’offerta dei trasporti pubblici dal 2020. Offerta che è cresciuta del 50%».

Differenza di oltre il doppio. ‘Ma comunque resteranno tra le tariffe più economiche’

A Sud delle Alpi ci troveremo però di fronte a un incremento di oltre il doppio rispetto a quello nazionale, e questo in un cantone in cui i salari sono i più bassi del Paese. «È vero – ribatte Cattaneo –, ma anche con questo aumento restiamo una tra le comunità tariffali con i prezzi tra i più bassi».

In merito alla mozione del deputato del Centro Giovanni Berardi – che chiede al governo di invitare “le imprese di trasporto pubblico, la comunità tariffale, Ticino Turismo e le Organizzazioni turistiche regionali a lanciare, collaborando fra di loro, mirate campagne promozionali per sensibilizzare i turisti sull’enorme e capillare offerta di trasporti pubblici attiva sul nostro territorio” –, Cattaneo non entra in giudizi politici di merito. Tuttavia osserva: «L’impressione è che i turisti, soprattutto svizzero-tedeschi, conoscano meglio dei ticinesi l’offerta dei trasporti pubblici sul nostro territorio. E il loro elevato numero sui treni sembra confermarlo».

Nessun timore dunque che questa differenza di aumento dei prezzi disincentivi il turismo verso il Ticino o quantomeno rischi di invogliare i turisti a recarsi nel nostro cantone con i mezzi privati? «Direi proprio di no, anche perché chi arriva dalla Svizzera interna viaggia già con un biglietto della tariffa nazionale per il quale non si applicano i prezzi delle comunità tariffali. Prezzi che – ribadisce Cattaneo – resteranno comunque tra i più bassi. Inoltre abbiamo il Ticino Ticket che permette ai turisti che soggiornano nei nostri alberghi o campeggi di spostarsi gratuitamente in Ticino».

Berardi (mozionante): ‘La questione è piuttosto la capillarità da non perdere’

Nemmeno Giovanni Berardi – precisa lo stesso granconsigliere da noi raggiunto – ritiene che tale differenza renda il Ticino meno attrattivo. «Sebbene un rincaro non faccia piacere a nessuno, la mia mozione non ha tanto a che vedere con la questione dei prezzi, che verranno aumentati anche per imposizione dell'autorità federale in quanto sono tra i più bassi della Svizzera. Il mio atto parlamentare si concentra piuttosto sulla necessità di preservare la capillarità che ha raggiunto oggi il trasporto pubblico in Ticino e che sarebbe peccato perdere». L'intento è dunque di «incentivare l'uso dei mezzi pubblici da parte dei turisti anche per tentare di riequilibrare la bilancia finanziaria in maniera che l'offerta possa essere mantenuta in questi termini pure in futuro. In particolare ritengo sia interessante rivolgersi a coloro che magari venivano in Ticino in passato e sono rimasti col ricordo di un’offerta che non era particolarmente performante. Con un'azione mirata li si potrebbero convincere a venire a fare una vacanza senz'auto nel nostro cantone».

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE