Ticino

In Lombardia sette giovani su dieci fanno uso di stupefacenti

I risultati della recente indagine del centro studi ‘Semi di Melo’. E si torna a parlare anche dei boschi della droga, frequentati pure da ticinesi

Diffusa anche la dipendeza da alcol
(Ti-Press)
5 luglio 2023
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Una recente indagine condotta dal centro studi “Semi di Melo”, nato dalla collaborazione della fondazione milanese Exodus di don Antonio Mazzi con la Casa del giovane e l'Università di Pavia, mostra dei dati impressionanti. Uno su tutti: sette giovani lombardi su dieci fanno uso di sostanze stupefacenti. E non solo spinelli, come si è portati a pensare, ma anche cocaina ed eroina, oltre alle droghe sintetiche.

Sono di questi giorni i risultati dell'indagine che realizzata tra il 2002 e il 2023 ha coinvolto un campione di 20mila studenti di tutte le province lombarde di età compresa tra i 14 e i 19 anni, di cui l'85% degli intervistati minorenni. Non solo sull’uso di droga si è focalizzata l'ultima ricerca dell'associazione “Semi di Melo”, che recentemente aveva lanciato l'allarme sul fatto che è l'età a fare paura, in quanto iniziano a 12 anni i minori a fare uso di stupefacenti. Dalla ricerca elaborata dall'Università di Pavia emergono altri due allarmanti fenomeni. L'attenzione dei ricercatori si è soffermata anche sul consumo di alcol e il gioco d'azzardo. Si viene così a conoscenza che uno su due dei giovani lombardi beve sino a ubriacarsi, l'8,8% lo fa almeno una volta alla settimana e per la prima volta le ragazze superano i ragazzi nella spesa per acquistare alcolici. E ancora: sei giovani lombardi su dieci hanno dichiarato di aver una volta nella vita giocato d'azzardo e solo il 27% considera la ludopatia una malattia.

Sul consumo di stupefacenti emerge anche la facilità con la quale i ragazzi lombardi riescono ad acquistare la droga. Per quanto riguarda alcune province, come quelle pedemontane, si fa riferimento ai boschi della droga, una realtà che riguarda il Comasco e il Varesotto e che è ben conosciuta anche in Canton Ticino, in quanto coinvolge un numero crescente di tossicodipendenti ticinesi, spesso pure loro giovani. Su questo versante c’è anche d'aggiungere che in alcune zone di Como, come i giardini a lago, cresce lo spaccio di stupefacenti da parte di minori. Stando alle forze dell'ordine comasco succede soprattutto nel fine settimane. Lo confermano gli atti di violenza che si stanno verificando con sempre maggior frequenza. «Consumo di droghe e alcol crescono sempre di più – ha commentato il ricercatore Simone Feder della Casa del Giovane –. Spesso si delega il problema ai sanitari: dobbiamo spingere le istituzioni ad avere spazi dove i giovani possano interagire nella legalità, anziché affondare nelle dipendenze e nell'illegalità». Gli fa eco Riccardo Gatti, coordinatore del Tavolo tecnico regionale: «Il fenomeno delle dipendenze è più complicato rispetto al passato. Spesso si tende a semplificare la rappresentazione, quando invece la dipendenza da sostanze è molto diversificata. I problemi maggiori con le droghe riguardano cocaina ed eroina». All’allarme scaturito dall'indagine risponde Regione Lombardia che per la prossima settimana ha convocato il comitato di indirizzo sulle dipendenze assente da diversi mesi. Saranno sbloccati fondi per 16,5 milioni di euro che erano stati previsti nel 2022: vanno ad aggiungersi a 4,2 milioni di euro che il Pirellone a fine giugno ha assegnato alle 8 Ats per il contrasto delle dipendenze.

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