Ticino

Dal 1° giugno è introdotta la protezione dei titoli accademici

È entrata in vigore la nuova Legge sulle scuole universitarie, con diverse modifiche ‘a tutela della qualità e della reputazione del sistema ticinese’

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(Ti-Press)
5 giugno 2023
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Dal 1º giugno è entrata in vigore la ‘nuova’ Legge sulle scuole universitarie, con la novità apportata dal Consiglio di Stato in merito all’introduzione della protezione dei titoli accademici conferiti dagli istituti accreditati, a tutela della qualità e della reputazione del sistema universitario ticinese e svizzero.

In una nota, il governo spiega la genesi e ricorda che “la necessità di rafforzare gli strumenti legislativi volti a combattere con efficacia il fenomeno dei sedicenti istituti universitari nasce dalle note vicende giudiziarie legate a istituti che negli ultimi anni si sono affacciati sul suolo cantonale con l’intento di offrire formazioni e diplomi presentandoli come di livello universitario”.

Certo, il diritto cantonale già tutela le denominazioni come ‘università’, ‘universitario’ e parecchie altre. Ma con questa novità legislativa, “il Consiglio di Stato integra nella legislazione cantonale anche la protezione dei titoli di studio di grado terziario universitario (bachelor, master, dottorato, licenza, laurea) conferiti dalle scuole universitarie cantonali accreditate”. Questa norma, va da sé, “prevede sanzioni penali per i trasgressori”.

Fondamentalmente, i nuovi articoli di legge hanno l’obiettivo di “preservare il sistema universitario cantonale, limitando ancor più l’operatività di enti sprovvisti del necessario accreditamento istituzionale che propongono percorsi di studio di grado terziario che non possiedono la certificazione di qualità e di conformità con gli standard nazionali e internazionali”. Detta semplice: gli istituti protagonisti delle vicende giudiziarie di cui sopra. Tutto ciò, riprende l’esecutivo, “a tutela della reputazione dell’offerta formativa accademica ticinese e svizzera nel mondo, come pure delle studentesse e degli studenti che possono essere tratti in inganno da informazioni fuorvianti”.

In più, importante, questa nuova normativa si applica anche agli enti operanti in Ticino ma che fungono da sede svizzera di Università estere. Questi enti formativi o le stesse Università estere che rappresentano non potranno più erogare titoli di studio senza essere in possesso di un accreditamento istituzionale ottenuto presso l’Autorità federale.

Allo scopo di consentire la regolarizzazione agli enti non accreditati, “la nuova legge cantonale prevede un termine di tre anni a partire dallo scorso 1º giugno 2023 per l’ottenimento dell’accredito”.

Il Dipartimento educazione, cultura e sport rammenta anche il suo monitoraggio costante della presenza in Ticino di istituti che offrono formazioni di livello terziario universitario. E lancia un appello: “Chiunque venga a conoscenza di istituti che violano la legge o che sia vittima di presunte truffe in questo ambito, può segnalarlo all’Ufficio del controlling e degli studi universitari del Decs, che avvierà gli accertamenti del caso in collaborazione con il Ministero pubblico”.

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