Ticino

Un 2022 impegnativo per la lotta alle truffe telefoniche

L'anno scorso sono andati a segno 22 raggiri ai danni soprattutto di anziani per un bottino di circa 800'000 franchi. Aumentano anche i furti di bici

(Ti-Press)
29 marzo 2023
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Nel 2022 sono stati ben 22 in Ticino i casi consumati di truffa telefonica, soprattutto ai danni degli anziani: un netto aumento rispetto all'anno precedente, che non aveva visto alcun caso portato a termine. È questo uno dei dati che emerge dal bilancio della Sezione reati contro il patrimonio della Polizia cantonale che definisce "impegnativo" l'anno da poco trascorso. I raggiri andati a segno hanno fruttato ai malfattori un totale di circa 800'000 franchi di refurtiva. A essi vanno aggiunti tra i 300 e i 400 tentativi conosciuti. Le indagini delle forze dell'ordine hanno portato all'arresto di 8 persone (4 uomini e 4 donne), di cui sette in Ticino e una a Berlino. Gli autori e le autrici di queste truffe sono prevalentemente di origine polacca. I truffatori, per suscitare reazioni emotive immediate nelle vittime e incassare in breve ingenti somme di denaro, telefonano ai bersagli e comunicano notizie drammatiche, come un incidente o una malattia a carico di un familiare: per massimizzare il risultato del raggiro spesso, oltre ai contanti, vengono chiesti gioielli e orologi di valore, per portare a segno la truffa rapidamente evitando lo spostamento della vittima verso la banca per il prelievo di contanti.

Aumentati anche i furti senza scasso

Se nel contesto dei furti con scasso il 2022 presenta una tendenziale stabilità scandita da poche variazioni stagionali, si è invece registrato, nella seconda parte dell’anno, un aumento di furti senza scasso (+13%) e di quelli nei veicoli (+12%), nonché un forte incremento di furti di veicolo (+66%), principalmente biciclette ed e-bike. Le indagini su questo tipo di reati hanno portato all’arresto e/o all’identificazione di 35 persone implicate in furti con scasso nelle abitazioni. Inoltre, la collaborazione con le autorità italiane su un’inchiesta relativa al riciclaggio e alla ricettazione di refurtiva per numerosi furti con scasso nel Nord Italia si è conclusa con una serie di perquisizioni, interrogatori e sequestri e ha portato in Svizzera a 9 persone arrestate e 19 indagate. Per quanto riguarda i furti di biciclette ed e-bike le indagini hanno portato, nel corso dell’anno, all’identificazione e all’arresto di alcuni gruppi attivi in questo genere di reato. Uno di questi in circa due mesi aveva sottratto 30 biciclette, solo in minima parte recuperate, per un valore di poco inferiore ai 100'000 franchi.

Nuovo fenomeno di abusi sulle carte di credito

Restano stabili i reati legati alle carte di pagamento, in particolare i casi di skimming, ovvero di manomissioni degli apparecchi come bancomat o terminali di pagamento con congegni che permettono di ottenere i dati delle carte inserite. Negli ultimi tempi, però, è apparso un nuovo fenomeno criminale legato al furto e abuso di carte di credito: i criminali si impossessano inizialmente delle tessere bancarie inviate per posta agli intestatari (in sostituzione di quelle scadute), dopodiché risalgono al loro numero di telefono e ad altre informazioni personali, per poi telefonare alle vittime spacciandosi per collaboratori della banca e ottenere la loro fiducia paventando problemi legati alla tessera bancaria. Tramite SMS inducono quindi le vittime a collegarsi a un’esatta copia del portale bancario di riferimento, da cui ottengono i dati di sicurezza necessari per effettuare i prelevamenti dai bancomat. Due le persone arrestate, cittadini italiani residenti in Campania, e 26 i casi constatati di prelevamenti illeciti.

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