Ticino

Assunzioni o nomine e ricorsi al Tram, ritorno al passato

Dipendenti pubblici, la proposta del governo: il tribunale può accertare l’illegittimità di una decisione, senza però avere la facoltà di annullarla

La parola passa al parlamento
(Ti-Press)
23 febbraio 2023
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Dal 2021 il Tram, il Tribunale cantonale amministrativo, può, su ricorso, annullare una decisione di assunzione o di nomina di un dipendente pubblico. In precedenza poteva accertare l’illegittimità di una decisione di assunzione o di nomina senza però avere la facoltà di annullare la decisione. Con un messaggio licenziato di recente all’indirizzo del parlamento, il Consiglio di Stato propone di ritornare al passato, (ri)modificando il primo capoverso dell’articolo 89 della Lpamm, la Legge cantonale sulla procedura amministrativa. Se il Gran Consiglio darà luce verde, la nuova disposizione sarà la seguente. "Se il Tribunale cantonale amministrativo giudica l’assunzione o la nomina di un dipendente illegittima, esso lo accerta nella propria sentenza". Punto. La versione vigente recita invece così: "Se il Tribunale cantonale amministrativo giudica l’assunzione o la nomina di un dipendente illegittima, esso lo accerta nella propria sentenza; di conseguenza l’assunzione o la nomina vengono annullate e gli atti sono rinviati all’autorità di nomina per una nuova decisione".

L’iniziativa parlamentare del 2017

La norma attuale, ricorda il governo, è stata adottata dal Gran Consiglio nel giugno 2020 ed è entrata in vigore il 1° gennaio 2021. La modifica legislativa del 2020 "trae origine da un’iniziativa parlamentare presentata nella forma elaborata l’11 dicembre 2017", rammenta ancora il governo. Nel messaggio dell’agosto 2018 il Consiglio di Stato aveva invitato il parlamento a respingere l’iniziativa facendo
riferimento "al numero ridotto di ricorsi e a quello ancora più esiguo di ricorsi accolti" e rilevando che "anche la Confederazione contempla limitazioni nelle vie di ricorso in materia di assunzioni". Il Gran Consiglio tuttavia "ha posto l’accento su considerazioni di principio, reputando non ammissibile che una decisione giudicata illegittima non possa essere annullata dal Tribunale".

‘Gli strumenti per vigilare ci sono’

Il governo torna alla carica. E chiede di ritoccare il primo capoverso dell’articolo 89 della Lpamm, ripristinando la vecchia formula. Secondo l’Esecutivo cantonale, la norma vigente costituirebbe "un ostacolo inutile nella gestione dell’impiego pubblico" e non porterebbe in concreto "un beneficio ai candidati esclusi", i quali "non hanno nessuna garanzia di essere assunti in caso di accoglimento del ricorso, perché l’autorità di nomina potrebbe decidere di assumere un/a altro/a candidato/a idoneo/a, annullare il concorso o pubblicarne uno nuovo". Il Consiglio di Stato tiene comunque a sottolineare che "il ritorno al testo in vigore fino al 2020 non significa che le autorità siano libere di adottare decisioni ‘illegittime’. Un controllo delle decisioni è pur sempre possibile con il diritto di adire un tribunale che giudica sulla legittimità di un’assunzione o di una nomina controversa e le sentenze del Tribunale cantonale amministrativo sono pubblicate (in forma anonimizzata)". Tutto ciò "permette di vigilare sull’organizzazione e sul funzionamento degli enti pubblici in materia di assunzione del personale".

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