Ticino

I Verdi liberali: ‘Almeno due deputati in Gran Consiglio’

Elezioni cantonali 2023, il Pvl Ticino presenta la lista per il governo e il programma. Parlamento, fiducioso l’ex presidente Mobiglia: è la volta buona

Da sin. De Savelli, Marini, Boër, Beretta Piccoli e Mobiglia (Ti-Press)
(Ti-Press)
3 dicembre 2022
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Obiettivo minimo: entrare in Gran Consiglio con due deputati. «E pensiamo che con questa lista ci siano i presupposti per raggiungerlo», dice alla ‘Regione’ Stefano Dias, co-presidente del Partito verdi liberali Ticino, anzi da oggi presidente (Marco Battaglia, che con Dias ha condiviso fin qui la guida del Pvl, ha lasciato la carica per motivi professionali). La lista cui allude Dias è quella, appena approvata a Bellinzona dall’assemblea del partito, per il Consiglio di Stato: cinque candidati che figureranno infatti anche nella squadra che il prossimo 2 aprile correrà per il parlamento. Gli aspiranti ministri e aspiranti deputati sono Mirco De Savelli, Sara Beretta Piccoli, Massimo Mobiglia, Cinzia Marini, Claudio Boër.

‘Stiamo crescendo’

I Verdi liberali ticinesi ci credono. Ci crede per primo Mobiglia, fondatore della sezione cantonale del Pvl svizzero, della quale è stato anche presidente. «Questa è la volta buona», afferma. Sbarcare in Gran Consiglio «con almeno due deputati è possibile». Certo, con cinque «si farebbe gruppo parlamentare e si entrerebbe così nelle commissioni, dove si prendono le decisioni che poi vota il plenum del parlamento». Fare gruppo parlamentare: traguardo piuttosto ambizioso per un partito che in Ticino, a differenza di oltre Gottardo, deve ancora consolidare la propria presenza. «Ma anche con uno, due o tre deputati ci faremo sentire», assicura Mobiglia, architetto, alla testa del Wwf della Svizzera italiana, nonché consigliere comunale a Minusio. «A livello locale avevamo prima delle ultime elezioni comunali soltanto un rappresentante del nostro partito: oggi i consiglieri comunali sono undici. E stiamo crescendo", rileva Mobiglia.

Nella lista per il governo non è solo l’ex presidente dei Verdi liberali Ticino a essere politicamente attivo a livello locale. De Savelli, classe 1995, economista e fondatore di una startup, è consigliere comunale a Cadempino: nella squadra che corre per il Consiglio di Stato è il rappresentante dei giovani verdi liberali. Beretta Piccoli, igienista dentale, già granconsigliera per il Ppd, è in Consiglio comunale a Lugano. Marini, manager medico, è stata consigliera comunale a Maroggia e Comano. Professore di ingegneria meccanica, Boër è tra i fondatori della Supsi di cui è stato anche vice presidente. Inoltre è stato console a Shangai ed è esperto nel settore energetico e nelle nuove tecnologie.

Finora quarantaquattro candidature per il legislativo

In via di definizione la lista per il Gran Consiglio. «Al momento – fa sapere Dias – abbiamo quarantaquattro candidature». Per ora sedici donne e dieci membri dei Giovani verdi liberali Ticino. Fra i candidati al parlamento ci sono, come detto, i cinque in corsa per il Consiglio di Stato.

Energia e ambiente, economia, salute e società e mobilità: sono i macro temi al centro della programma politico del Pvl cantonale. Fra le priorità, indica il partito in una nota, "maggiore efficienza energetica, stoccaggio di energia, innovazione economica e insediamento di startup con condizioni fiscali attrattive". E ancora: "Migliorare la conciliabilità famiglia e lavoro, combattere l’aumento dei costi della salute, sostenere la mobilità elettrica e migliorare l’infrastruttura ciclabile". La campagna elettorale dei Verdi liberali Ticino in vista delle ‘cantonali’ 2023 è lanciata. Lo slogan? "Nuova energia per il Ticino. Noi ci siamo!".

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